A life without freedom of speech and of relationships in Europe and America would be unthinkable but .. the slogan "freedom of speech is hate speech" arose on the university campuses of the USA, in the 90s. Five years ago, 40 percent of young adults replied to Pew Research that free speech was dangerous.
Perhaps they had lost the imagination, the critical spirit, the ability to manifest themselves autonomously, because they flattened out on their virtual reality, which excludes the debate.
The 1st Amendment to the US Constitution is in fact a defense against social isolation and the right to express oneself freely, to develop new relationships and friendships. Big Tech, however, with Twitter, Facebook, Google, despite having conquered markets and followers with the promise of maximum freedom of contact and comment, has turned around, starting to openly censor the contents of those believed supporting false or contested positions. From who? From those who think differently from the conservatives, especially that Trump who frightened them and who, defeated, now takes their revenge.
We are used to expressing ourselves without constraints, including religion, together with those who agree and in full power to gather together peacefully. Privacy would be a "thing of the past" for many naive young people; instead it translates into absolute virtual isolation.
This is what totalitarian regimes are looking for, most recently the communists and fascists of the twentieth century. Mao Zedong unleashed millions of Red Guards to impose the single communist thought. Soviet Russia promoted the new Soviet man. It is currently worrying that governors and mayors have set up spy hotlines to whistle-blowers neighbors who do not respect lockdowns.
GK Chesterton: "There is a thought that stops the thought. This is the only thought that should be stopped" (thefederalist.com / June 2/2021)
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Il pensiero unico e l'isolamento? No!
Una vita senza libertà di parola e di rapporti in Europa e in America sarebbe impensabile ma.. lo slogan "libertà di parola è incitamento all'odio" sorse nei campus universitari degli Usa, anni '90. Cinque anni fa il 40% dei giovani adulti rispondevano a Pew Research che la libertà di parola era pericolosa.
Forse avevano perso la fantasia, lo spirito critico, la capacità di manifestarsi autonomamente, perché appiattiti sulla loro realtà virtuale, che esclude il dibattito.
Il 1° emendamento della costituzione statunitense costituisce di fatto una difesa dall'isolamento sociale e il diritto di esprimersi liberamente, di sviluppare nuove relazioni e amicizie. Big Tech però con Twitter, Facebook, Google, pur avendo conquistato mercati e seguaci con la promessa di una massima libertà di contatto e di commento, ha fatto giravolta, mettendosi a censurare apertamente i contenuti di coloro che ritiene sostengano posizioni false o contestate. Da chi? Da quelli che la pensano diversamente dai conservatori, in particolare quel Trump che li spaventò e che, sconfitto, ora subisce la loro vendetta.
Siamo abituati ad esprimerci senza costrizioni, compresa la religione, insieme con chi condivide ed in piena facoltà di riunirci pacificamente. La privacy sarebbe per parecchi giovani ingenui una "cosa del passato"; invece si traduce in assoluto isolamento virtuale.
E' ciò che i regimi totalitari cercano, da ultimi i comunisti e i fascisti del XX secolo. Mao Zedong scatenò milioni di Guardie Rosse per imporre il pensiero unico comunista. La Russia sovietica promosse il nuovo uomo sovietico. Attualmente è preoccupante che governatori e sindaci abbiano istituito hotline spia per informare sui vicini che non rispettano i lockdown.
GK Chesterton: "C'è un pensiero che ferma il pensiero. Questo è l'unico pensiero che dovrebbe essere fermato" (thefederalist.com /June 2 /2021)
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