There has been an International Health Regulations (IHR) for at least 15 years, which the 196 member nations of the WHO have committed to observe. The pandemic has shown that it is a piece of paper, waved by bullies and corrupters like a fig leaf in the virgin forest.
The Chinese have hidden the outbreak of the epidemic for a long time, violating the obligation to alert this organization within 24 hours and update it promptly. The WHO has waited at least a month to publicly declare the emergency, thus being bypassed by various states, which have taken restrictive measures on the movements of foreigners and nationals.
Since then, the governments of the so-called 'democracies' have ignored the duties of adopting rules that respect human rights, imposing lockdowns of all kinds with arbitrariness and exercising 'significant interference' on international traffic. No cooperation; indeed, a wild competition, which began by blocking personal protective equipment in transit (Germany in the lead) to another nation and ended with the grabbing of vaccines by the richest and most powerful. Within the European Union, several borders have been closed unilaterally, anticipating the probable dissolution of the EU bureaucratic entity.
As early as 2002, China had avoided reporting SARS for over 2 months. The consequence was that the rules, hitherto limited to information on cholera, plague, yellow fever, were extended to all potential public health risks. The director of the institution was assigned the power to declare the supranational emergency, as happened with a deadly delay on January 30th, 2020.
Someone is trying to blame the Wuhan party officials, who allegedly played down the facts throughout December, in order to defend the leaders in Beijing, despite the strict authoritarian regime, which prevents freedom and much less anarchy. Xi's CCP at first said that the virus did not spread from human to human, keeping silent about the genome and data of the infected, even preventing visits from WHO and US experts in disease control.
The rules were wrong, if Australia managed to reduce the cases by 80% with the travel stop on February 1st; but the weakness of WHO officials is evident, especially towards the major contributors, that they avoid to criticize and passively indulge. The Chinese weight, with the increase in membership fees and the American announcement of leaving the body, has clearly emerged in this story. (justsecurity.org / Dec 8/2020)
La legge della giungla della pandemia
Esiste un Regolamento Sanitario Internazionale (IHR) da almeno 15 anni, che le 196 nazioni aderenti all'OMS si sono impegnate ad osservare. La pandemia ha dimostrato che è un pezzo di carta, sventolato dai prepotenti e dai corruttori come una foglia di fico nella foresta vergine.
I cinesi hanno nascosto per molto tempo lo scoppio dell'epidemia, violando l'obbligo di mettere in allarme tale organizzazione entro 24 ore ed aggiornarla puntualmente. L'OMS ha aspettato almeno un mese per dichiarare pubblicamente l'emergenza, venendo così scavalcata da vari Stati, che hanno preso misure restrittive sui movimenti di stranieri e nazionali.
Da quel momento i governi delle cosiddette 'democrazie' hanno ignorato i doveri di adottare regole che rispettassero i diritti umani, imponendo lockdown di ogni tipo con arbitrarietà ed esercitando 'interferenze significative' sui traffici internazionali. Nessuna cooperazione; anzi una competizione selvaggia, che è iniziata bloccando i dispositivi di protezione individuale in transito (Germania in testa) verso altra nazione ed è finita con l'accaparramento dei vaccini da parte dei più ricchi e potenti. Dentro l'Unione Europea parecchie frontiere sono state chiuse unilateralmente, anticipando il probabile dissolvimento dell'entità burocratica UE.
Già nel 2002 la Cina aveva evitato la denuncia della SARS per oltre 2 mesi. La conseguenza fu che le norme, fino ad allora limitate all'informazione di colera, peste, febbre gialla, furono estese a tutti i rischi potenziali di salute pubblica. Si assegnò al direttore dell'ente il potere di dichiarare l'emergenza sovranazionale, come avvenuto con ritardo mortale il 30 gennaio scorso.
Qualcuno sta provando ad incolpare i funzionari di partito di Wuhan, che avrebbero minimizzato i fatti per tutto Dicembre, allo scopo di difendere i capi a Pechino, nonostante il rigido regime autoritario, che impedisce libertà e tanto meno anarchia. Il CCP di Xi all'inizio disse che il virus non si diffondeva da uomo a uomo, tacendo su genoma e dati degli infettati, persino impedendo le visite di OMS ed esperti statunitensi nel controllo delle malattie.
Le regole erano sbagliate, se l'Australia con il fermo dei viaggi dal 1° febbraio è riuscita a ridurre i casi dell'80%; ma la debolezza dei funzionari OMS è palese, soprattutto nei confronti dei maggiori contribuenti, che evitano di criticare ed assecondano passivamente. Il peso cinese, con l'incremento delle quote associative e l'annuncio americano di uscita dall'organismo, è emerso nettamente in questa vicenda. (justsecurity.org /Dec 8/2020)
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