They use unreliable swabs to force lockdowns

Swabs are the tool for emergency management. Four Italian experts have issued a joint declaration, which denounces the unreliability of these tests and gives the possibility to involve the judiciary. According to them, "continuing to use swabs to obtain useful data is a practice without any scientific basis"; especially if they are used to bring about states of emergency, quarantines, limitations and lockdowns, which have already caused enormous economic and social damage.

"The SARS-CoV-2 virus, allegedly responsible for Covid, has never been physio-chemically isolated, which means that there is no specific marker of the virus, therefore no standard that can make swabs reliable". At the moment "the compliance of the swabs with the standards that can ascertain their correct effectiveness is not verified". The more than 100 types  in circulation do not have the controls required by the Community legislation on medical devices of 1997 nor are they part of the new 2017 standard, which will come into force in 2022.

There are numerous studies that attest to the continuous mutations of the virus, so much so that in the GISAID database there are almost 150,000 sequences. That is, swabs are "completely useless because they cannot detect mutations" of the pathogen.

There is another substantial problem, linked to the methodology. The RT-PCR (Reverse Transcriptase - Polymerase Chain Reaction) technique duplicates and analyzes specific DNA sequences to detect the virus. To have a reliable data, between 20 and 30 cycles of PCR should be used and never exceed 35 cycles because, beyond that threshold, the PCR begins to create random sequences. "Almost all swabs exceed 35-40 cycles on average and they are therefore to be considered totally ineffective and productive of false positives ».

The effectiveness of a swab depends on: sensitivity, specificity, prevalence.

The 'sensitivity' indicates the ability to detect the presence of RNA; 'specificity' indicates the ability to limit the RNA found to a particular virus. The 'prevalence', which indicates the presence of the disease in the population, becomes a very important parameter. The more a virus circulates in the population, the more likely it is to detect it with the swab. Using a low-performing assay on a population with low prevalence (2%), the assay detects 15 + 147 = 162 positives, of which however only 15 are true positives. Basically the test is of no practical use to identify positives. According to FIND, with 2% prevalence, even high-performance swabs give as best result 50% false positives. With medium-performance swabs, false positives become 85%.

The prevalence in Italy is 1%, so the reliability of the tests will be worse than that reported on the FIND table. In practice, the best of swabs will give more than 50% false positives.

Infectious disease specialist Fabio Franchi, nano-pathologist Antonietta Gatti, researcher Stefano Montanari and candidate for the Nobel Prize for Medicine Stefano Scoglio signed the document summarized above on "useless and unreliable" swabs. (beyond.tv / denise baldi / Nov14 / 2020)  


Usano tamponi inaffidabili per imporre lockdown

I tamponi sono lo strumento per la gestione dell' emergenza. Quattro esperti italiani  hanno emesso una dichiarazione congiunta, che denuncia l'inattendibilità di tali test e dà la possibilità di coinvolgere la magistratura. Secondo loro «proseguire nell’utilizzo dei tamponi per ricavare dati utili è una pratica senza nessun fondamento scientifico»; specialmente se sono usati per determinare stati di emergenza, quarantene, limitazioni e lockdown, che hanno già causato enormi danni economici e sociali.

«Il virus SARS-CoV-2, presunto responsabile della Covid, non è mai stato isolato fisio-chimicamente, il che comporta che non esista  nessun marker specifico del virus,  dunque nessuno standard che possa rendere i tamponi affidabili». Al momento «la conformità dei tamponi a degli standard che ne possano accertare la corretta efficacia non è verificata». Gli oltre 100 tipi di tamponi che circolano sono senza i controlli previsti dalla normativa comunitaria sui dispositivi medici del 1997 né rientrano nella nuova norma del 2017, che entrerà in vigore nel 2022. 

Sono numerosi gli studi che attestano le continue mutazioni del virus, tanto che nella banca dati GISAID sono presenti quasi 150.000 sequenziamenti. I tamponi cioè sono «del tutto inutili perché non possono accertare le mutazioni» del patogeno.

Esiste  un altro problema sostanziale, legato alla metodologia. La tecnica RT-PCR (Reverse Transcriptase – Polymerase Chain Reaction) duplica e analizza specifiche sequenze di DNA per rilevare il virus. Per avere un dato affidabile, si dovrebbero utilizzare tra i 20 e i 30 cicli di PCR e mai superare i 35 cicli perché, oltre quella soglia, la PCR inizia a creare sequenze casuali.«Quasi tutti i tamponi superano i 35-40 cicli di media e sono dunque da considerare del tutto inefficaci e produttivi di falsi positivi».

L’efficacia di un tampone dipende da: sensibilità, specificità, prevalenza.

La 'sensibilità' indica la capacità di rilevare la presenza di RNA; la 'specificità' indica la capacità di limitare l’RNA trovato a un determinato virus. La 'prevalenza', che indica la presenza della patologia nella popolazione, diventa un parametro molto importante. Più un virus circola nella popolazione, più è alta la probabilità di rilevarlo con il tampone. «Impiegando su una popolazione con bassa prevalenza (2%) un saggio a bassa prestazione, il saggio rileva 15 + 147 = 162 positivi, dei quali però solo 15 sono veri positivi. Sostanzialmente il test non è di alcuna utilità pratica per identificare i positivi». Secondo  FIND con il 2% di prevalenza anche i tamponi ad alta prestazione danno come miglior risultato il 50% di falsi positivi. Con i tamponi a media prestazione i falsi positivi diventano l’85%. 

La prevalenza in Italia è dell’1%, quindi l’attendibilità dei test sarà peggiore di quella riportata sulla tabella di FIND. In pratica il migliore dei tamponi darà più del 50% di falsi positivi. 

L’infettivologo Fabio Franchi, la nanopatologa Antonietta Gatti, il ricercatore Stefano Montanari e il candidato al Nobel per la Medicina Stefano Scoglio hanno firmato il documento sopra sintetizzato sui tamponi «inutili e inaffidabili».             (oltre.tv /denise baldi/ Nov14/2020) 

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