Lockdowns for months, job losses, pandemic uncertainty have produced insecurity among the people. In addition to the economic loss, the fear of getting infected, the impact on the world market, the future for young people weigh in people's hearts
The 'World Mental Health Day 2020' of this October 10th falls at a very anxious time in human history. Social distancing, limitations of movement, isolation, precariousness produce fears, stress, which modern life forces to hide and repress externally.
There has been an increase in the problem, 450 million suffer from it, that is, one in four adults and one in ten children. The ability to cope with everyday life diminishes, as well as to sustain sufficient social relations and the will to work.
Suicide has become the second leading cause of death among young people aged 15 to 29. Less than every minute a person kills himself.
Barely 15-20% of the sick receive treatment, above all for poverty, ignorance, social distrust. Virus and its non-health effects aggravate the situation. Depression, phobias, schizophrenia, bipolar disorders, anxiety expand in everyone's soul and in the body of the community. To combat them, one should be able to participate in recreational and physical activities, spend periods of relaxation, practice a suitable diet, sleep adequately, maintain positive relationships with relatives and friends .. (thehindu.com / Oct.10/2020)
but it is one of the many medical advices, detached from reality, which are impossible for those who are internally injured, unless they are pushed and supported with drugs, which will become permanent or recurrent.
The second block multiplies those who feel the tension inside without interruption, either for the first time or due to the return of the pre-existing one. Family doctors note the onset of outbreaks also for this malaise, which can lead to stomach pains, headaches, fatigue, heart palpitations, feelings of oppression. Public health services are almost everywhere lacking in skills and sensitivity, so an approach, a first visit vital to the patient's mood comes, if it arrives, weeks late and a test to start psychiatric treatment after months.
The turning point of assistance either by telephone or remotely is more like a dishonest and comfortable escape from the traditional work of the physical and tiring confrontation with the patient than a mere technological update.
It is not uncommon for those who, even under the age of thirty, come to the therapist after one or two suicide attempts, when it is too much, too late because, after the first phase of the treatment with the reinforcement of the gym, swimming pool and the like has passed, the subject falls back into the drama that he/she will experience until the end of his/her days. Holidays, inactivity are critical moments. Everyone feels exhausted by the lockdowns that come, pass, return or are threatened, by a lost or continuously threatened occupation, by sudden changes imposed from above with profound injustices. The crisis penetrates, even those who work remotely, perhaps in high tech, can become prey to the woodworm, which pushes them to check the web repeatedly for news on the epidemic, losing hours of sleep, falling into attention deficit, anxious, restlessness about one's own and family future.
The second lockdown is very dangerous, it eliminates trust, totally takes away the credibility of political and health leadership, it abandons society in search of a foothold it no longer finds. (haaretz.com /09.10.2020)
La seconda ondata porta una pandemia mentale
Lockdown per mesi, perdite di lavoro, incertezza da pandemia hanno prodotto insicurezza tra la gente. Oltre alla perdita economica, la paura di infettarsi, l'impatto sul mercato mondiale, il futuro per i giovani pesano nell'intimo delle persone.
La 'Giornata mondiale della salute mentale 2020' di questo 10 Ottobre cade in un momento molto ansioso della storia umana. Distanziamento sociale, limitazioni di movimento, isolamento, precarietà producono paure, stress, che la vita moderna costringe a nascondere e reprimere esternamente.
C'è stato un aumento della problematica, 450 milioni ne soffrono, cioè un adulto su quattro e un bambino su dieci. La capacità di fronteggiare il quotidiano scema, così come di sostenere sufficienti relazioni sociali e di volontà di lavoro.
Il suicidio è divenuto la seconda causa di morte tra i giovani dai 15 ai 29 anni. Meno di ogni minuto una persona si uccide.
Appena il 15-20% dei malati riceve cure, soprattutto per povertà, ignoranza, diffidenza sociale. Virus e suoi effetti non sanitari aggravano la situazione. Depressione, fobie, schizofrenia, disturbi bipolari, angoscia si espandono nell'animo di ognuno e nel corpo della collettività. Per combatterle bisognerebbe essere capaci di partecipare ad attività ricreative e fisiche, trascorrere periodi di relax, praticare una dieta adatta, dormire adeguatamente, tenere rapporti positivi con parenti ed amici.. (thehindu.com /Oct.10/2020)
ma è uno dei tanti consigli medici, avulsi dalla realtà, che risultano impossibili per chi è ferito internamente, a meno che lo si spinga e lo si sorregga con i farmaci, che diventeranno permanenti o ricorrenti.
Il secondo blocco moltiplica quanti sentono dentro la tensione ininterrottamente o per la prima volta o per ritorno di quella preesistente. I medici di famiglia notano l'insorgenza di focolai anche per questo malessere, che può comportare dolori di stomaco, mal di testa, stanchezza, palpitazioni cardiache, sensi di oppressione. I servizi sanitari pubblici sono quasi dappertutto sprovvisti di competenze e sensibilità, per cui un approccio, una prima visita vitale per l'umore del malato arriva, se arriva, con settimane di ritardo e un test per avviare il trattamento psichiatrico dopo mesi.
La svolta dell'assistenza o telefonica o comunque in remoto assomiglia più ad una disonesta e comoda fuga del lavoro tradizionale del confronto fisico e faticoso con il paziente che un mero aggiornamento tecnologico.
Non è raro il caso di chi, anche sotto i trent'anni, arriva dal terapeuta dopo uno o due tentati suicidi, quando è troppo, troppo tardi in quanto, passata la prima fase della cura con il rinforzo di palestra, piscina e simili, il soggetto ricade nel dramma che vivrà sino alla fine dei suoi giorni. I periodi festivi, l'inattività sono momenti critici. Tutti si sentono esausti per i lockdown che arrivano, passano, ritornano oppure vengono minacciati, per un'occupazione persa o continuamente a rischio, per i cambiamenti improvvisi imposti dall'alto con profonde ingiustizie. La crisi penetra, pure chi lavora in remoto, magari nell'high tech, può diventare preda del tarlo, che spinge a controllare il web ripetutamente per le news sull'epidemia, perdendo ore di sonno, cadendo in deficit di attenzione, in ansia, irrequietezza circa il futuro proprio e familiare.
Il secondo lockdown è pericolosissimo, azzera la fiducia, toglie totalmente credibilità alle leadership politiche e sanitarie, abbandona la società alla ricerca di un appiglio che non trova più. (haaretz.com /09.10.2020)
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