Dirty wars in fashion

The exit from the pandemic slips, because in the last four weeks there has been a peak of companies closed definitively, a fall in consumer spending, more layoffs of white-collar workers typical of the recession. It happened in the USA, the first world economy.
Lockdown restrictions, fears, expansion of infections have accelerated. In the country, after the job increases in May and June, a cut is expected, which in this July has already shown less than 6.7 million.
The situation remains difficult for the hospitality and travel activities, also for the retail that retrieves something, and unexpectedly for the software market (-35%).
LinkedIn fires (6%) and confirms the reduced salaries of industrial employees.
Half of the factories that shut down production will never return, especially California, Texas, Florida as the epicenters of the latest outbreaks. The expiration of government support programs projects the ghost of a sharper recession.
Consumers are retreating again, from restaurant reservations to mobility, revealed by Apple through roaming.
Those with low incomes further refrain from spending in anticipation of the termination of benefits.
The American Bankers association urged members to have clients wear masks after an initial phase of tolerance.
The programs of the large companies for the reduction of office space continue and reinforce the savings started with the decrease in wages. (washingtonpost.com / 2020/07/23)
The unexpected increase in requests for unemployment benefits was offset by the earnings of Tesla and Twitter on the American stock exchange; while Microsoft has collapsed.
The lockdowns have blocked consumption and cunning has pushed luxury, with the following of media and social commentators, to attempt the fatal blow against the competitor, who has taken away from it masses of users: fast fashion. Using slogans like political dictatorships, it launched "slow fashion", an objectively ridiculous expression.
Claims that it would be a model of sustainable living, environmentally and socially.
It would therefore plan and produce more calmly, it would manufacture what it takes to make it last longer. Meaning hidden: without the competition of the fast fashion collections in continuous jet I would lengthen the duration of ours and I would reach the dream of a warehouse on the orders received.
It could halve the shows, the parades, the parties, enticing people to consume the right. It means that the enormous costs of communication and distribution to defend against fast fashion would drop drastically.
My slow fashion - it adds - would respect the environment and manpower. It implies that it would stop polluting cities with shows, take advantage of the work of models, photographers, home workers and artisans, that the lesser competition would allow it to alleviate its sexual, racial and productive overwhelm in Asia and wherever it is spent incredibly little.
The truth is that fast fashion allows millions of middle class and poor people to dress decently and with pleasure, to look in the mirror without sadness and to have a job to feed themselves.
That a pandemic of death and global indigence is grabbed to hit the competitor, not at all clean, for its own benefit, with liars and hypocritical stories is dirty, that is, nothing new.









Sporche guerre nella moda
L'uscita dalla pandemia slitta,perché nelle ultime quattro settimane si è avuto un picco di aziende chiuse definitivamente, una caduta della spesa al consumo, più licenziamenti di colletti bianchi tipici della recessione. E' avvenuto negli USA, prima economia mondiale.
Restrizioni da lockdown, paure, espansione delle infezioni hanno impresso l'accelerazione. Nel Paese, dopo gli aumenti dei posti di lavoro in maggio e giugno, si prevede un taglio, che in questo luglio ha già mostrato meno 6,7 milioni.
La situazione rimane difficile per le attività dell'ospitalità e dei viaggi, anche per il dettaglio che recupera qualcosa, e inaspettatamente per il mercato del software (-35%).
LinkedIn licenzia (6%) e conferma gli stipendi ridimensionati degli impiegati dell'industria. 
Metà delle fabbriche che hanno interrotto la produzione non torneranno più, specialmente in California, Texas, Florida in quanto epicentri degli ultimi focolai. La scadenza dei programmi di sostegno governativi proietta il fantasma di una recessione più acuta.
I consumatori stanno nuovamente ritirandosi, dalle prenotazioni dei ristoranti alla mobilità, rivelata da Apple tramite i roaming.
Quelli che hanno un reddito basso si astengono ulteriormente dalle spese in previsione della cessazione dei sussidi.
L'American Bankers association ha sollecitato i membri a far indossare le maschere dai clienti, dopo una fase iniziale di tolleranza.
I programmi delle grandi compagnie per la riduzione degli spazi dedicati agli uffici proseguono e rinforzano i risparmi avviati con la diminuzione delle paghe.             (washingtonpost.com /2020/07/23)
All'inaspettato incremento delle richieste di sussidi di disoccupazione si sono contrapposti i guadagni di Tesla e Twitter della borsa americana; mentre Microsoft è crollato.
I lockdown  hanno bloccato i consumi e l'astuzia ha spinto il lusso, con il seguito degli opinionisti di media e social, a tentare il colpo mortale contro il concorrente, che gli ha sottratto masse di utilizzatori: fast fashion. Usando gli slogan alla stregua delle dittature politiche, ha lanciato lo "slow fashion", espressione oggettivamente ridicola.
Sostiene che sarebbe un modello di vita sostenibile, ambientalmente e socialmente. 
Progetterebbe e produrrebbe perciò con più calma, confezionerebbe ciò che serve per farlo durare di più. Significato recondito: senza la concorrenza delle collezioni fast fashion a getto continuo allungherei la durata delle nostre e raggiungerei il sogno di un magazzino sugli ordini ricevuti.
Potrei dimezzare gli show, le sfilate, le feste, invogliando la gente a consumare il giusto. Vuol dire che le spese enormi di comunicazione e distribuzione per difendersi dal fast fashion calerebbero drasticamente.
Il mio slow fashion- aggiunge- rispetterebbe l'ambiente e la manodopera. Sottintende che smetterebbe di inquinare le città con gli spettacoli, di sfruttare il lavoro di modelle, fotografi, lavoratrici a domicilio, e artigiani, che la minore competizione gli consentirebbe di alleggerire le proprie sopraffazioni sessuali, razziali e decentramenti produttivi in Asia e ovunque si spenda incredibilmente poco.
La verità è che fast fashion permette a milioni di persone di classe media e povera di vestirsi con decenza e con piacere, di guardarsi allo specchio  senza tristezza e di avere un lavoro per sfamarsi. 
Che una pandemia di morte e di indigenza globale venga afferrata per colpire il competitor, niente affatto pulito, a vantaggio proprio, con racconti bugiardi e ipocriti è cosa sporca, cioè  niente di nuovo.

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