The unhealthy animal luxury


"It's medieval, obscene", says Paul McCartney, with his daughter Stella as an activist, "it's time for the Chinese government to close the wet markets."
It took 2 million infected and 130,000 deaths to reveal the danger and backwardness of these 'wet markets' to the world, where they trade, slaughter, taste exotic wild animals, live or dead, for food or for leather fashions. They are mainly present in China, they are a source of zoonosis, that is, infectious diseases of animals transmissible to humans. SARS and COVID-19 are examples of this.
The pandemic killed, broke health systems, devastated economies.
"That's enough!" say American lawmakers.
60 per cent of human diseases and 75 per cent of new mass infections are zoonoses born either in a wet market, such as coronavirus, or in the western markets of chickens, cattle, pigs. (livekindly.co / Apr 15/2020)
The demand for skins torn from crocodiles, alligators, snakes, fish, pushes the flourishing trade in their outdoor meat  in Africa and South East Asia. They are both caught in the wild and bred to eat pulp and entrails.
Beijing temporarily suspended them in February but Thailand, Indonesia, South America and Africans remained outside.
In Australia, it caused a sensation to discover that luxury accessories in crocodile or python  leather are sold in stores in Milan, arousing scandal at their very high price level: a coat of 'real leather' of python 7,600 pounds.
The Worldwide Fund for Nature claims that the buying and selling of wildlife is the second threat to our survival after habitat destruction.
And the risks - underlines Lynn Johnson, founder of Nature Needs More - also concern the legal structures of captive breeding. There is always a risk of transmission from animal to man.
Pythons, legally or illegally collected in Asia, end up in European luxury, which defends itself behind the now dried-up fig leaf which "is by-product of the meat". Wild species is a very profitable activity, from the 100 billion euros officially declared in Europe to the 20 billion in black.
Brands and tanneries will oppose the limits, bribing CITES officials once again, who authorize the movement of goods for the protection of wildlife.
Veterinarian Mark Jones (Born Free) points out that any wild animal transaction is risky for humans, from reptile salmonellosis to flu and coronaviruses. (independent.co.uk / Apr 11/2020)








L'insano lusso animale
"E' medievale, osceno- precisa Paul McCartney, con la figlia Stella attivista come lui- è tempo che il governo cinese chiuda i wet market".
Ci sono voluti 2 milioni di contagiati e 130.000 morti per rivelare al mondo pericolosità e arretratezza di questi 'mercati umidi', dove si commerciano, macellano, assaggiano animali selvatici esotici, vivi o morti, per cibo o per moda in pelle. Sono prevalentemente presenti in Cina, sono fonte di zoonosi, cioè malattie infettive degli animali trasmissibili all'uomo. SARS e COVID-19  ne sono esempio. 
La pandemia ha ucciso, ha spezzato i sistemi sanitari, ha devastato le economie. 
"Ora basta!" dicono i legislatori americani.
Il 60 per cento delle malattie umane e il 75 per cento delle nuove infezioni di massa sono zoonosi nate o in un wet market, come per coronavirus, o nei mercati occidentali di polli, bovini, suini.       (livekindly.co /Apr 15/2020)
La domanda di pelli strappate da coccodrilli, alligatori, serpenti, pesci, spinge il fiorente commercio delle loro carni all'aperto delle strade  in Africa e nel Sud Est asiatico. Sono sia catturati allo stato selvaggio sia allevati per mangiare polpa e interiora.
Pechino  li  ha sospesi temporaneamente a febbraio, sono restati fuori Thailandia, Indonesia, Sud America e africani.
In Australia ha fatto scalpore scoprire che nei negozi di Milano si vendono accessori di lusso in pelle di pitone o di coccodrillo, destando scandalo il livello altissimo dei prezzi: un cappotto di 'vera pelle' di pitone 7.600 sterline.
Il Worldwide Fund for Nature sostiene che la compra-vendita di specie selvatiche costituisce la seconda minaccia per la nostra sopravvivenza dopo la distruzione dell'habitat.
E i rischi- sottolinea Lynn Johnson, fondatrice di Nature Needs More- riguardano anche le strutture legali di allevamento in cattività. C'è sempre un rischio di trasmissione da animale a uomo.
I pitoni , legalmente o illegalmente raccolti in Asia, finiscono nel lusso europeo, che si difende dietro la ormai rinsecchita foglia di fico che " è sottoprodotto della carne". Quella delle specie selvatiche è un'attività molto redditizia, dai 100 miliardi di euro in Europa ufficialmente dichiarati ai 20 miliardi in nero.
I brand e le concerie si opporranno ai limiti, corrompendo ancora una volta i funzionari del CITES, che autorizzano i movimenti delle merci per la protezione della fauna selvatica.
Mark Jones (Born Free), veterinario, sottolinea che qualsiasi transazione di animali selvatici è rischiosa per l'essere umano, a partire dalla salmonellosi dei rettili per arrivare alle influenze e ai coronavirus.         (independent.co.uk /Apr 11/ 2020)

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