Here are the climate terrorists versus fashion


Terrorism is growing and the climate that is changing, according to UN Secretary General Antonio Guterres, could become a new motive, starting from Africa. Persuaded by the child Greta that the anthropic phenomenon exists, on 7 October last he muttered ahead of the Security Council that to prevent conflicts related to droughts or floods we should 'urgently reduce emissions'.
Half of Africans, amounting to 1.3 billion, are under 15 years and lack education and work. As if to say that extremism would find fertile ground in it. The catastrophic blunder moreover has already produced fears and social tensions. It is going to cause enormous economic damage with the dramatic investment and dismantling strategies, launched and planned by several governments.
The climate spectrum projected by scientists, politicians, international merchants scares and alters weak and uncultivated minds. (reliefweb.int / 7 Oct 2019)
In Europe we are close to violent rebellions, an expression of collective hysteria.
In 2018, May, the Extinction Rebellion association was founded in England to fight those who refrain from taking drastic measures against the 'death' (supposed, if not the result of cheating) of the planet. Its members, dressed in red, gather in tents in a park, near Waterloo station in London, and attract, as in the bloody political terrorism, young rich people from wellknown families, such as Getty, Kennedy, Rothscild, Prince Harry, Pierre Casiraghi son of Princess Caroline of Hanover and boat companion of the Swedish girl in the recent crossing of the Atlantic.
They have increased to tens of thousands in almost 60 countries. Defined by the press as "privileged clowns" or "disappointed climatic warriors", they get excited and are pleased when the British police arrest them. They travel in first class and have financing of the order of millions of pounds and dollars. (tatler.com / 23 Sept 2019).
They want the institutions to declare the climate emergency. From the 'no fossils extracted from the earth' to the 'no fashion week'. In fact, in February and September of this year they demonstrated against the London event both at the entrance and in the city. They asked the British Fashion Council (BFC) to convene an assembly of operators and designers who proclaimed the ecological disaster, renouncing to exhibit. Expositions aggravate the local environmental footprint with the influx of people and goods.
Fashion is accused of a very heavy impact. Cotton for water and pesticides, cracking for oil, breeding and tanning for water and atmospheric pollution help their propaganda and touch the countless events, parties, fashion and luxury shows. Which, given the interests at stake and fierce competition in the lucrative field of clothing, a pair of shoes like a shirt, will hardly give up the juicy bone.
The 'bourgeois warriors' therefore will smoke further anger and, to break the boredom, they will perhaps be revolutionaries, in the wake of celebrated examples, passive like Ghandi or aggressive Bin Laden style.


Ecco i terroristi del clima contro la moda
Il terrorismo cresce e il clima che starebbe cambiando, secondo il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, potrebbe diventarne nuovo movente, a partire dall'Africa. Persuaso dalla bimba Greta che il fenomeno antropico c'è, il 7 ottobre scorso ha borbottato avanti il Consiglio di Sicurezza che per prevenire conflitti collegati a siccità o inondazioni bisognerebbe 'ridurre urgentemente le emissioni'. 
Metà degli africani, pari ad 1,3 miliardi,  ha meno di 15 anni ed è privo di istruzione e lavoro. Come a dire che l'estremismo vi troverebbe fertile terreno. L'abbaglio catastrofista del resto ha già prodotto timori e tensioni sociali. Sta per provocare danni economici enormi con le drammatiche strategie di investimento e di smantellamento, varate e previste da parecchi governi. 
Lo spettro climatico proiettato da scienziati, politici, mercanti internazionali spaventa e altera le menti deboli e incolte.  (reliefweb.int /7 Oct 2019)
In Europa siamo vicini alla ribellione violenta , espressione di isteria collettiva.
Nel 2018, maggio, venne fondata in Inghilterra l'associazione Extinction Rebellion per combattere coloro che si astengono dal prendere drastiche misure contro la 'morte' (presunta, se non frutto di imbroglio) del pianeta. I suoi membri, vestiti di rosso, si raccolgono in tende entro un parco, vicino alla stazione londinese di Waterloo, e attirano, come nel sanguinario terrorismo politico, i giovani ricchi di famiglie note, quali Getty, Kennedy, Rothscild, il principe Harry, Pierre Casiraghi figlio della principessa Caroline di Hannover e compagno di barca della bambina svedese nella recente traversata dell'Atlantico.
Sono aumentati a decine di migliaia in quasi 60 Paesi. Definiti dalla stampa "pagliacci privilegiati" o "delusi guerrieri climatici", si eccitano e si compiacciono quando la polizia britannica li arresta. Viaggiano in prima classe e dispongono di finanziamenti dell'ordine di milioni di sterline e dollari.  (tatler.com /23 Sept 2019).
Vogliono che le istituzioni dichiarino l'emergenza climatica. Dal 'no fossili estratti dalla terra'  al 'no fashion week'. A febbraio e a settembre di quest'anno infatti hanno dimostrato contro l'evento londinese sia all'ingresso sia in città. Hanno chiesto al British Fashion Council (BFC) di convocare un'assemblea di operatori e designer che proclami il disastro ecologico, rinunciando ad esporre. Le esposizioni aggravano l'impronta ambientale locale con l'afflusso di persone e merci.
La moda è accusata di un impatto pesantissimo. Cotone per acqua e pesticidi, cracking per petrolio, allevamento e concia per inquinamento idrico ed atmosferico aiutano la loro propaganda e toccano le innumerevoli manifestazioni, feste, rassegne di moda e lusso. Le quali, dati gli interessi in gioco e la feroce concorrenza nel lucroso campo del vestire, un paio di scarpe come una camicia, ben difficilmente molleranno il succoso osso.
I 'guerrieri borghesi' perciò fumeranno ulteriore rabbia e, per rompere la noia, si faranno magari rivoluzionari, sulla scia di esempi celebri, passivi a mo' di  Ghandi o aggressivi stile Bin Laden.

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