Nel fast fashion paghi poco perché la qualità è bassa, quasi usa e getti. Il suo successo ha irritato i "milord" di Francia. Ciò che spendi per l'articolo top di una griffe equivale a ciò che prendi? No, stai soprattutto acquistando il suo #marketing e il nome del designer. Una scelta migliore sarebbe l'etichetta 'discreta', che generalmente fornisce un valore proporzionato di casual,casual elegante, abiti, #scarpe, accessori . Siamo attirati dal #fast fashion in quanto crediamo in un 'affare'; mentre la #firma ci attrae per la 'qualità' presunta (#karalane.com "The smart woman's guide to style & clothing). Il lusso esprime esclusività, alti listini, tradizione di (teorico) artigianato; viceversa fast fashion rappresenta assortimento continuo, varietà e riproduzione dei modelli delle ultime sfilate. Dietro questi due schieramenti c'è un mucchio, un vero mucchio di danaro, che ora li avvicina ora li allontana ora li mescola. Sono ancora sostanzialmente concorrenti . Il "fast" ha tolto mercati e ossigeno al #lusso; perciò è comprensibile che i milord francesi abbiano reagito per recuperare e che magari abbiano concordato in cima alla torre #Eiffel di strozzare i competitor abbracciandoli, denigrandoli, assoldando costosi media. #Fake news..? Ecco, la prima "voce" screditante può essere stata: quelli, dopo il petrolio, sono la seconda industria più sporca . Violenze sessuali e inquinamento frequenti , assente ogni 'trasparenza', tranne #Adidas, #Reebok . Case e distribuzione concedono poche informazioni sulle fabbriche da cui acquisiscono le merci, né lo fanno i governi, per cui è diffusa l'opacità propria e della filiera (#refinery29.com/ June 25,2018). "I costi ambientali del fast fashion" è il titolo di un report, sovrimpresso su scarico idrico conciario immesso direttamente su strada, come testimonia la foto sotto, al # Cairo(Egitto), pubblicato da #independent.co.uk/.8 January 2018. <Acqua inquinata, uso di sostanze chimiche tossiche e scarti tessili: il fast fashion conduce ad un onere ingente per l'ambiente> questo è l'assunto n.1, emerso e consolidatosi nel dibattito mondiale, sviluppato con grande dispiego di mezzi finanziari. I 'milord' li posseggono... La 2° verità, cioè una stretta ulteriore al collo, è stata l'accusa di #schiavitù. E' tale quando e dove una persona è impossibilitata dall'andarsene per violenza o inganno. Ragazze e donne sono ovviamente le maggiori vittime, costituendo il 71% del totale internazionale. Secondo l'indice di schiavitù, elaborato da #Walk Free Foundation , la moda (sottinteso :'fast') incide per 127 miliardi di dollari sui 354 miliardi di import dei Paesi del G20, essendo uno dei 5 peggiori settori industriali che limitano le libertà individuali. L'abbigliamento, effetto del crimine, giunge da Cina, India, Vietnam, Thailandia, Malesia, Brasile, Argentina(#1-D UK). Dall'elenco manca l'Etiopia con i suoi probabili investitori cinesi. Dunque, il #lusso starebbe vincendo la guerra della comunicazione, se non altro per averla iniziata? Forse, ha tanto da nascondere, visto come vanta nella #pelle uno dei suoi pregi. I 'codici ' che promuove, dall'etico alla sostenibilità, sono spesso solo parole. I #capitolati anche, se io stesso me ne dovetti andare via dall'associazione di categoria e dalla fiera , che avevo fondato, per rifiutare la manipolazione dei 'dati' che il "califfo" reggente pretendeva da me.
Reuters.Women walk past tannery wastewater pumped from the factory straight into the street, Cairo
FAST FASHION MUST DIE. You pay low prices to fast fashion because you get low quality. It's a throw-away thing, also. Are you getting what you pay for when you buy high-end designer brands? No, you are mainly paying for marketing. Customers of luxury brands pay for the designer name. Would be better to choose 'moderate' brands which provide good value and are casual, dressy casual, clothes, #shoes, and accessories at reasonable prices. Fast fashion tempts us because we think we are getting a bargain. High-end designer brands tempt us because we think we are paying for quality(karalane.com "The Smart Woman's Guide to Style & Clothing). Luxury brand means mostly exclusivity, high prices and heritage of craftmanship(does it exist?). While fast fashion represents assortment rotation, low prices, variety and imitation of latest luxury fashion catwalks. Behind both there is a lot of money and fast fashion has taken a big slice of the cake. So the French milords could have dreamt to choke the new competitors, may be agreed it on the top of Eiffel tower. How? To cast slurs. The first 'rumor' is already spreading . The fast fashion is the second dirtiest industry, behind the oil. Sexual violence, pollution, are common but 'transparency' not, excepting #Adidas, #Reebok. Brands and retailers give little information on their manufacturers, no government actually asks that information(refinery29.com/June 25,2018).The environmental costs of fast fashion was a report's title impressed on a photo of a #tannery wastewater pumped from a factory into the street in Cairo(independent.co.uk. /8Jan 2018). <Water pollution, toxic chemical use and textile waste: fast fashion comes at a huge cost to the environment> is a frequent expression which seems the first #posit about fast fashion. The second posit, like a grasp, would be the #slavery. It happens where a person is unable to leave because of violence or deception.Women and girls are above all affected, they are 71% of total. According to "The Global Slavery" index (Walk Free Foundation), fast fashion accounts for $127 billion of the $354 billion spent on imports to G20 countries and is one of the five major industries contributing to the slavery. The most at risks garments come from China, India, Vietnam, Thailand, Malaysia, Brasil, Argentina (1-D UK).The list lacks Ethiopia and its possible Chinese investors. So luxury French milords seem winning in the war of communication but they also have to hide something. Me too had to resign as managing director of the association and ceo of exhibition, created by me, because refusing to manipulate the #'specifications' for luxury leathers, asked by the new 'caliph'.
Creative director:Marcello Morra
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