A green reset

 Glasgow will host COP26, the United Nations climate summit in November. It could be the new emergency of the peoples, if covid were running out, given that the ruling classes want  to keep power and wealth. Boris Johnson, cleverly escaped from the EU, and Joe Biden, aided by the Wuhan plague in the presidential victory, will be the protagonists of the great plays. The US re-entry into the Paris agreement, which is the latest electoral move, will have to be followed by concrete commitments to eliminate American carbon dioxide (CO2) emissions by 2050. The UK will manage the summit to achieve a prestigious result, especially in supporting developing countries mired in debt; that is to say, other billions and trillions of money on loan and virtual cancellation of liabilities. On the one hand, rich countries will cut fossil fuel infrastructures, on the other, poor ones will be left behind and multinationals hand in hand with high finance will make them an object of exchange. We will see the same vaccine scenario. (theasset.com / 6 Mar 2021)

In less than a year, Tesla multiplied its shares by ten; while the emulators of the founder, Elon Musk, generated a huge line of startups for electric vehicles (EV) with experimental improvised technologies, minimal income, debts.

Green revolution or green-tech bubble?

In the late 90s the dotcom bubble burst due to the digital boom, now it could happen due to the end of easy money for rising interest rates. For a decade, central banks have been setting official rates under very low inflation, resulting in riskier investments and higher yields. Big Tech (Facebook, Apple, Amazon, Netflix, Google) achieved outstanding ratings as part of a larger "unicorn" bubble. Federal Reserve held the rate close to zero to deal with the virus, allowing the US economy to hold up to "maximum employment and average inflation of 2%". Now the market is getting closer, unless the 'forces of evil' manage to prolong the pandemic tragedy..

Huge public investment, taxes and regulations will be needed for the radical change in energy supply and consumption. Once the new technology is introduced, the connected market will develop, attracting investors, who will inevitably facilitate a production bubble, an oversupply, endless speculation.

China on the one hand has funded the major green-tech development program, taking dominance in wind turbines and solar panels, on the other hand it has retained its dependence on coal, still installing coal-fired power plants indoors and out. If this is the greatest example, who knows how many greenwashing from finance to the economy we will have to undergo, pretending to believe it.                     (theasset.com /9 Ma 2021)


A green reset

Glasgow a novembre ospiterà COP26, vertice delle Nazioni Unite sul clima. Potrebbe essere la nuova emergenza dei popoli, se covid fosse in esaurimento, dato che alle classi dirigenti queste situazioni servono per mantenere potere e agiatezza.

Boris Johnson, intelligentemente fuggito dall'UE, e Joe Biden, aiutato dalla peste Wuhan nella vittoria presidenziale, saranno gli attori protagonisti delle grande recita. Il rientro USA nell'accordo di Parigi, ultima mossa elettorale, dovrà essere seguito da impegni concreti per eliminare le emissioni americane di carbon dioxide (CO2) entro il 2050. Il Regno Unito gestirà il vertice per ottenere un risultato prestigioso, soprattutto nel sostegno ai PVS impantanati nei debiti; come a dire, altri miliardi e trilioni di soldi in prestito e cancellazione virtuale dei passivi. Da un lato i Paesi ricchi taglieranno le infrastrutture dei combustibili fossili, dall'altro quelli poveri resteranno indietro e le multinazionali a braccetto con l'alta finanza ne faranno oggetto di scambio. Vedremo il medesimo scenario dei vaccini .        (theasset.com /6 Mar 2021)

In meno di un anno Tesla ha moltiplicato per dieci le sue azioni; mentre gli emuli del suo fondatore, Elon Musk, generavano all'opposto un enorme filone di startup per veicoli elettrici (EV) con tecnologie sperimentali, improvvisate, entrate minime, indebitamenti.

Rivoluzione verde o bolla green-tech?

Alla fine degli anni '90 scoppiò la bolla dotcom per il boom digitale, adesso potrebbe succedere per la fine dei soldi facili per causa aumento dei tassi di interesse. Le banche centrali da un decennio decidono tassi ufficiali sotto l'inflazione, molto bassa, con la conseguenza di investimenti più rischiosi e rendimenti più elevati. Big Tech ( Facebook, Apple, Amazon, Netflix, Google) ha ottenuto valutazioni straordinarie come parte di una più ampia bolla "unicorno". Federal Reserve ha trattenuto il tasso vicino allo zero per fronteggiare il virus, permettendo all'economia statunitense di resistere fino alla "massima occupazione e inflazione media del 2%". Il mercato vi si sta avvicinando, a meno che le 'forze del male' riescano a prolungare la tragedia pandemica..

Ingenti investimenti pubblici, tasse e regolamenti occorreranno per il radicale cambiamento della fornitura e del consumo dell'energia. Una volta introdotta la nuova tecnologia si svilupperà il mercato collegato, che attirerà gli investitori, i quali inevitabilmente faciliteranno una bolla produttiva, un eccesso di offerta, speculazioni infinite. 

La Cina da una parte ha finanziato il maggiore programma di sviluppo green-tech, assumendo il dominio nelle turbine eoliche e pannelli solari, dall'altra ha conservato le propria dipendenza dal carbone, installando ancora centrali elettriche a carbone in casa e fuori. Se questo è l'esempio più grande, chissà quanti greenwashing dalla finanza  all'economia  dovremo subire, fingendo di crederci.                 (theasset.com /9Mar2021)

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