Where is the future of young people?

Commuting was among the problems of work, now there is the problem of remote work. It is advancing rapidly, companies favor it, 50% of employees may never return to the company. Facebook is in the front row, salaries will adjust to the cost of living of the territory in which the employees reside. In tech, the willingness of customers to deal remotely has also surprisingly emerged.

The phenomenon seems unstoppable, despite the fears of many companies that productivity will drop along with security. Growing 'nationalism' will be virtually irrelevant to this change, which will, if anything, determine closer professional ties around the globe. Digital 'globalization' will become a reality.

The A.I. will play a leading and constructive role. Within 2-4 years, all next-generation technologies will be prevalent: autonomous driving, industrial robotics, 5G technology, augmented and virtual reality. (ca.finance.Yahoo.com / Aug. 8/2020)

This could be a lifesaver for most young people, who have seen the inability to plan their future aggravated by the pandemic.

1 in 6 in the ages 18-29 stopped working at the beginning of the blocks of social life and fundamental freedoms, decided by governments for their inability to face the epidemic, despite the financial and regulatory power received from citizens. The young people with a seat often had to reduce their hours by at least one fifth.

US youth unemployment went from + 8% to + 25%. In the second tier countries, such as Italy, statistics, often inaccurate or distorted, have reported lower unemployment, just because young people have stopped looking for a job. The welfare policies of the semi-communist government of Rome, which blindly distributes unemployment, citizenship benefits and the like, have favored the phenomenon.

Basically, wages are cut everywhere and the job offer is thin.

It is possible - writes Resolution Foundation, a London think tank - that this depressing situation will continue after the end of the current economic depressions. The last generations, ready to enter the active life, will not even be able to accumulate wealth, unlike their parents and grandparents. (politico.com / 08/07/2020)

Big Tech, threatening and promising at the same time, seems to be the inescapable future of youth.





Dov'è il futuro dei giovani?

Tra i problemi del lavoro c'era il pendolarismo, ora c'è la problematica del lavoro in remoto. Sta avanzando velocemente, le aziende lo favoriscono, il 50% degli occupati forse non tornerà più in azienda.        Facebook è in prima fila, gli stipendi si adegueranno al costo della vita del territorio in cui i dipendenti risiedono. Nel tech è emersa sorprendentemente anche la disponibilità dei clienti a trattare in remoto.

Il fenomeno  sembra inarrestabile, nonostante i timori di molte aziende che la produttività cali insieme con la sicurezza. Il 'nazionalismo' crescente  sarà pressoché ininfluente nei confronti di tale cambiamento, che determinerà semmai legami professionali più stretti intorno al globo. La 'globalizzazione' digitale diverrà realtà.

L'A.I. svolgerà un ruolo trainante e costruttivo. Entro 2-4 anni tutte le tecnologie di prossima generazione saranno prevalenti: guida autonoma, robotica industriale, tecnologia 5G, realtà aumentata e virtuale.           (ca.finance.Yahoo.com /Aug. 8/ 2020)
Ciò potrebbe costituire un salvagente per la maggior parte dei giovani, che hanno visto aggravata dalla pandemia la impossibilità di pianificare il proprio futuro.

1 su 6 nelle età 18-29  ha smesso di lavorare all'inizio dei blocchi della vita sociale e delle libertà fondamentali, decisi dai governi per incapacità di fronteggiare l'epidemia, nonostante il potere finanziario e regolamentare ricevuto di cittadini. Quelli con un posto hanno dovuto spesso ridurre l'orario di almeno un quinto.

La disoccupazione giovanile USA è passata dal +8% al +25%. Nei  Paesi di 2° fascia, come l'Italia, le statistiche, spesso imprecise o alterate, hanno segnalato una minore disoccupazione, solo perché i ragazzi hanno smesso di cercare un impiego. Le politiche assistenziali del governo semi-comunista di Roma, che eroga ciecamente  sussidi di disoccupazione, cittadinanza e simili, hanno favorito il fenomeno.

 In sostanza, ovunque i salari vengono decurtati e l'offerta di lavoro si mostra rarefatta.

Possibile - scrive Resolution Foundation, think tank di Londra- che questa deprimente situazione prosegua dopo la fine delle attuali depressioni economiche. Le ultime generazioni, pronte ad entrare nella vita attiva, non riusciranno nemmeno ad accumulare ricchezza, a differenza dei loro genitori e nonni.               (politico.com /08/07/2020)

Big Tech,  minaccioso e promettente al tempo stesso, pare proprio l'ineludibile futuro delle gioventù.

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