The trick of European luxury made by Asian hands.

Jennifer Lopez has walked the catwalk for Versace during the last Milan fashion week, dressed and uncovered by green, quilted jungle-style drapes. The beautiful embroideries were the result of Italian craftsmanship? No, they had been made by the Mumbai artisans at a cost 10 times lower and with extraordinary skill.
In Europe only Chanel and Hermès would  embroider in the continental land.
Saint Laurent, Balmain, Giambattista Valli, Prada, Valentino, Céline, Gucci, Loewe go to India to buy embroidery for clothes and accessories. In 2012 Prada made Madras bags, hand-woven, in goat leather with the artisans of Chennai.
Embroidery on animal skin is their special technique, no one else in the world would be able to paint over it by hand with a needle. (businessoffashion.com \ Jan.2, 2020)
India with two billion pairs is the second largest shoe manufacturer after China. Beijing has the primacy in the export of leather shoes. The Indian showroom are in the Usa, Italy, France.
New Delhi is gearing up to reach the top of global fashion along the entire supply chain. Mooofarm, an agri-tech company, offers a 95% precise identification of a cow or buffalo with a digital image program. It is useful for preventing insurance fraud, where the breeder documents the death of the animal with the cut part of the ear where the identification chip is located; but the dead beast, while certified by a veterinarian, is another, uninsured.
Indian fashion sells to 1.2 billion consumers and invoices $ 33 billion. At least 25% of the production consists of not sewn or unglued parts, which end up in the clothes or accessories (shoes, bags) of the West, Europe in the lead. Its clusters for fabrics and leathers are many and are appreciated suppliers of international manufacturing, which carefully conceals this origin. (fashionunited.uk / Dec 31, 2019).
For decades, local tanneries have been working hides and skins until the semi-finished leather, which is sold to Italian tanners who simply refine it and then sell  at high prices with the 'made in Italy' label.
About the industrial tales of the Italian or the European 'know-how', the communication cheats are big. 1 month ago a left-wing economist (Tito Boeri) revealed in a Milanese conference for journalists that without immigrants the fashion and food activities, represented by tanning and rice cultivation, would have been impossible in Italy. Moreover, it is known that the textile capital, Prato, exists thanks to the large Chinese community residing there.
Paris, Madrid, Barcelona do the same. They boast an internal manufacture, heir to their own traditions and cultures, buy materials and artefacts abroad (Indian, Chinese etc.) which elegantly assemble and package, affix  the label of 'made at home' and make huge gains. Besides  they get  state contributions in the name of the national flag. Rome has a prohibitive and shameful public debt; but it gives a lot of money to the firms and spends more on his officials, traveling to advertise a fake made in Italy ..

Beautiful Europe Young Girl, handmade in..Shenzhen (China),oil painting


Il trucco del lusso europeo fatto da mani asiatiche
Jennifer Lopez ha sfilato per Versace  nell'ultima settimana della moda milanese, con passo da tigre, vestita e scoperta da drappi verdi , trapuntati in stile giungla. I bei ricami erano frutto dell'artigianato italiano? No, erano stati fatti dagli artigiani di Mumbai a un costo 10 volte inferiore e con una maestria straordinaria.
In Europa solo Chanel e Hermès  farebbero  ricamare nell'interno continentale.
Saint Laurent, Balmain, Giambattista Valli, Prada, Valentino, Céline, Gucci, Loewe vanno a comprare in India ricami per abiti e accessori. Nel 2012 Prada fece borse Madras , tessute a mano, in pelle di capra con gli artigiani di Chennai.
Il ricamo su pelle animale è una loro tecnica speciale, nessun altro al mondo saprebbe dipingervi sopra a mano con un ago.  (businessoffashion.com \Jan.2, 2020)
L'India con due miliardi di paia è il secondo produttore di scarpe, dopo la Cina. Pechino ha il primato nell'esportazione di calzature in pelle. Gli showroom indiani sono in USA, Italia, Francia.
New Delhi sta attrezzandosi per raggiungere il vertice della moda globale, lungo l'intera filiera. Mooofarm , azienda agri-tech, offre con programma digitale di immagini l'identificazione precisa al 95% di una mucca o un bufalo. E' utile per impedire le frodi alle assicurazioni, in cui l'allevatore documenta  la morte dell'animale con la parte tagliata dell'orecchio dove si trova il chip di identificazione; ma la bestia morta, pur certificata da veterinario, è un'altra, non assicurata.
La moda indiana vende a 1,2 miliardi di consumatori e fattura 33 miliardi di dollari. Almeno il 25% della produzione è costituito da parti non cucite o non incollate, che finiscono nei vestiti o negli accessori (scarpe, borse) dell'Occidente, Europa in testa. I suoi cluster per tessuti e per pelli sono molti ed apprezzati fornitori della manifattura internazionale, che cela accuratamente tale origine.  (fashionunited.uk /Dec 31, 2019).
Da decenni le concerie locali lavorano fino al semi-finito il pellame per la concia italiana, che lo rifinisce semplicemente e lo vende a prezzi alti con l'etichetta 'made in Italy'.
Circa le leggende industriali sulla capacità del 'saper fare' italico od europeo gli imbrogli della comunicazione sono grossi. 1 mese fa un economista di sinistra (Tito Boeri) rivelò in un convegno milanese per giornalisti che senza immigrati le attività della moda  e del food, rappresentate dalla concia e dalla coltivazione del riso, sarebbero state impossibili in Italia. Del resto è noto che la capitale del tessuto, Prato, esiste grazie alla foltissima comunità cinese ivi residente.
Parigi, Madrid , Barcellona fanno lo stesso. Vantano una manifattura interna, erede di tradizioni e culture proprie, comprano materiali e manufatti all'estero( indiano, cinese etc), che assemblano e confezionano elegantemente, ci appiccicano l'etichetta del 'fatto in patria' e fanno guadagni enormi. Ottengono pure contributi statali in nome della bandiera nazionale. Roma ha un proibitivo e vergognoso debito pubblico; ma regala tantissimi soldi agli operatori e spende di più per i suoi funzionari, in viaggio a pubblicizzare un fasullo made in Italy..

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