Rifiuti industriali alla camorra

Siamo nel 1991, Napoli. Camionista scarica 571 barili industriali con rifiuti tossici provenienti dal Piemonte . Il liquido entra nei suoi occhi. In ospedale inventa una storia,  i medici  classificano il caso come avvelenamento da sostanza sconosciuta. Così la polizia italiana scopre la nicchia criminale, che la camorra ha sviluppato a metà degli anni '80: traffico di rifiuti tossici illegali.
Li raccoglie  nelle fabbriche del nord e li trasporta a sud, scaricandoli ovunque: cantieri, laghi,  terreni agricoli,  mare. I rifiuti provengono anche da altri paesi europei. 
Falsifica i documenti, trasformando i residui in  rifiuti domestici, per poterli gettare  nelle discariche ufficiali. Rifiuti tossici persino etichettati 'compostabili' e messi  in terriccio. Nel primo decennio del 2000 Napoli lasciava i rifiuti domestici in strada, essendo ormai colme le discariche regionali. 
Camorra e 'ndrangheta trovano  nello smaltimento dei tossici un  business ad alto profitto e basso rischio.  Scaricandoli  in sud Italia o in Africa (Somalia),  riducono i costi più  dei concorrenti legali.
L'anno scorso un  senatore italiano ( biologo!) collocò  l'attività nelle "notizie false". Il presidente della Regione Campania ha annunciato di avere risolto il problema: tonnellate di rifiuti avvolti in plastica causa assenza discariche mandate agli inceneritori  d'Europa.
Nel  2016 solo la polizia  bloccò oltre 3 milioni di tonnellate di rifiuti tossici in arrivo, una frazione di quanto viene scaricato realmente!
Oggi l'avvelenamento  d'Italia si è diffuso a sud e a nord, vedi Firenze o Milano.
Il tempo è dalla parte dei delinquenti,  le sostanze tossiche  lentamente scendono nelle acque sotterranee campane e meridionali, un rischio sanitario per le generazioni future.
La camorra fa miliardi di euro, nessuno è disposto o capace di interrompere questo virus; anzi ci si aspetta che le bonifiche finiranno nelle mani dell'organizzazione, che con soldi e intimidazioni (vedasi  gli attuali incendi di capannoni) le otterrà .(shoc.rusi.org\G.Palazzo\09,24,'18)
Sembra che il tema sia diventato strategico, fondamentale in ogni economia ed estremamente scottante per le citate infiltrazioni.
Una società veneta di trasformazione residui conciari ha ricevuto  milioni per l'ingresso azionario di una fiera di moda internazionale,basata su forniture per calzatura, borse etc. (Lineapelle), la cui ragion d'essere sarebbe tutt'altra, cozzando oltretutto contro gli interessi della maggioranza degli espositori, italiani e stranieri, fra cui i produttori di tessuto e sintetico.  Difficile interpretazione dall'esterno  di una mossa, che pare quasi rispondere all'emotività che tale realtà suscita. O no?
Il silenzio  sulla descritta fenomenologia nazionale, da Legambiente definita "biocidio d'Italia", è  comunque significativo, assai esplicativo dell'illegalità che pervade storicamente molte zone di questa penisola e che sta infettando le altre.

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Industrial wastes to Camorra

We are in 1991, Naples. Truck driver unloads 571 industrial barrels with toxic waste from Piedmont. The liquid enters his eyes. In the hospital he invents a story, the doctors classify the case as poisoning by unknown substance. Thus the Italian police discovered the criminal niche, which the Camorra developed in the mid-1980s: trafficking in illegal toxic waste.
It collects them in the northern factories and transports them to the south, unloading them everywhere: construction sites, lakes, agricultural land, sea. The waste also comes from other European countries.
Falsify documents, turning waste into household waste, to be able to throw them into official landfills. Toxic waste even labeled 'compostable' and placed in soil. In the first decade of 2000 Naples left household waste on the street, as regional landfills were filled.
Camorra and 'Ndrangheta find a high-profit and low-risk business in the disposal of toxic substances. By dumping them in southern Italy or in Africa (Somalia), they reduce costs more than legal competitors.
Last year an Italian senator (biologist!) placed the business in "false news". The president of the Campania Region has announced that he has solved the problem: tons of plastic-wrapped waste because of  the absence of dumps sent to the incinerators of Europe.
In 2016 only the police blocked over 3 million tons of toxic waste on the way, a fraction of what is actually dumped!
Today the poisoning of Italy has spread south and north, see Florence or Milan.
Time is on the side of criminals, toxic substances slowly descend into the underground waters of Campania and the South, a health risk for future generations.
The Camorra makes billions of euros, no one is willing or able to stop this virus; indeed it is expected that the reclamations will end up in the hands of the organization, that with money and intimidation (see the current fires of sheds) it will get them.
It seems that the theme has become strategic, fundamental in every economy and extremely hot due to the aforementioned infiltrations.
A Venetian tannery processing company has received millions for the entry of an international fashion fair, based on supplies to footwear, bags etc. (Lineapelle), whose raison d'être would be quite different, clashing moreover against the interests of the majority of Italian and foreign exhibitors, including fabric and synthetic manufacturers. Difficult interpretation from the outside of a move, which seems almost to respond to the emotion that this reality arouses. Or not?
The silence on the described national phenomenology, defined by Legambiente as "biocide of Italy", is however significant, very explanatory of the illegality that historically pervades many areas of this peninsula and that is infecting the others.(shoc.rusi.org\G.Palazzo\09,24,'18)




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