<Nell'ultimo milione di anni la Terra è spesso stata in glaciazione (-10 gradi). 10000 anni fa il caldo permise la nascita dell'uomo con l'agricoltura. Al tempo dei Romani, Annibale attraversò le Alpi con gli elefanti , assente ghiaccio e neve, diversamente da oggi. Allora c'era 1 grado e mezzo più di adesso. Nel 1500-1600 la glaciazione decimò al nord i Vichinghi.
Dal 2000 al 2014 la temperatura è scesa di 0,2 gradi; cioè non è aumentata.
Il CO2 sale troppo; ma solo gli Usa hanno saputo abbassarlo , con la tecnologia. Io vorrei trasformare il gas naturale (clatrati), senza emettere CO2, in grafite , materiale solido>, da relazione di Carlo Rubbia (Nobel) al Parlamento italiano nel 2014.
<Nel 1650 subimmo una piccola glaciazione, il Tamigi era ghiacciato e sulla laguna di Venezia si pattinava. Negli ultimi 150 anni il termometro ha segnato +0,8 gradi, come a dire che è stabile. Interessi economici , vedi impiantistica fotovoltaico ed eolico, spingono verso quello , che è un vero flop, con costi esorbitanti e inutili per la casse dello Stato italiano>, così Franco Battaglia, scienziato, su Il Resto del Carlino(19, marzo, 2019)
Il clima sale e scende da sempre, la natura asseconda; invece l'homo oeconomicus attuale no, perché vuole massimizzare profitti e vantaggi.
L'ostacolo economico alla politica climatica, promossa sui media, è la lunga durata di parecchi, grossi investimenti. Le abitazioni vivono per un secolo o più, trattenendo la gente in posti, che avevano una logica nel passato. Per la aziende possono occorrere spesso decenni per assorbire, ammortizzare il denaro impegnato. Lo sviluppo finora perseguito e programmato a lungo termine è fondato sul petrolio a basso costo e sul carbone in importanti paesi, a prescindere dalla problematica delle emissioni di carbonio. E' impossibile recuperare le ingenti quantità di danaro speso né riutilizzare le attrezzature e le costruzioni erette, a meno che si sprechino.
Lo spreco però se lo possono permettere i super- ricchi, la stragrande maggioranza dei popoli assolutamente no.
Se avessimo la bacchetta magica e rifare completamente la pianificazione urbana, potremmo creare uno stile di vita nuovo, confortevole e condiviso: complessi residenziali a transito centralizzato, circondati da spazi verdi e servizi, con facili collegamenti senza auto alle principali aree di lavoro senza l'uso dell'auto.
Un sogno antico; ma sopratutto un bell'obiettivo per costruttori di nuovi trasporti pubblici , di neo aree abitabili e verde, di viabilità alternativa ..e per poteri amministrativi o politici con il borsone pieno di monete. La corsa è già iniziata..
Who dreams and who hopes the climate change
"In the last one million years the Earth has often been in glaciation (-10 degrees). 10,000 years ago the heat allowed the birth of man with agriculture. In Roman times Hannibal crossed the Alps with elephants, absent ice and snow, unlike today. Then there was 1 degree and a half more than now. In 1500-1600 the glaciation decimated the Vikings in the north.
From 2000 to 2014 the temperature dropped by 0.2 degrees; that is, it is not increased.
CO2 rises too much; but only the US has been able to lower it, with technology. I would like to transform natural gas (clatrati), without emitting CO2, into graphite, a solid material", from a report by Carlo Rubbia (Nobel) to the Italian Parliament in 2014.
The climate always rises and falls, nature favors; instead the current homo oeconomicus is not, because he wants to maximize profits and advantages.
<In 1650 we suffered a small glaciation, the Thames was frozen and on the Venice lagoon we skated. In the last 150 years the thermometer has marked +0.8 degrees, as if to say that it is stable. Economic interests, such as photovoltaic and wind power plants, push towards that, which is a real flop, with exorbitant and useless costs for the Italian State coffers>, so Franco Battaglia, scientist, on Il Resto del Carlino (19, March, 2019).
The ultimate economic obstacle to climate policy is the long life of many investments. Housing can last for a century or more, locking residents into locations that made sense long ago. Business investments often survive for decades. These expenses assumed continuation of cheap oil and coal in great countries, apart from carbon emissions. It is impossible to reclaim so many, huge past investments, unless to waste them.
But the waste is possible for the richest not for the great majority of nations.
If we have a magic wand and have a complete do-over on urban planning, we could create a new, comfortable , shared way of life. Transit-centered housing complexes, surrounded by green spaces and by local amenities and services, could offer convenient car-free links to major employment sites.
An ancient dream; but above all a great goal for builders of new public transport, new habitable and green areas, alternative roads and administrative or political powers with a bag full of coins.
The race has already begun ..
<Nel 1650 subimmo una piccola glaciazione, il Tamigi era ghiacciato e sulla laguna di Venezia si pattinava. Negli ultimi 150 anni il termometro ha segnato +0,8 gradi, come a dire che è stabile. Interessi economici , vedi impiantistica fotovoltaico ed eolico, spingono verso quello , che è un vero flop, con costi esorbitanti e inutili per la casse dello Stato italiano>, così Franco Battaglia, scienziato, su Il Resto del Carlino(19, marzo, 2019)
Il clima sale e scende da sempre, la natura asseconda; invece l'homo oeconomicus attuale no, perché vuole massimizzare profitti e vantaggi.
L'ostacolo economico alla politica climatica, promossa sui media, è la lunga durata di parecchi, grossi investimenti. Le abitazioni vivono per un secolo o più, trattenendo la gente in posti, che avevano una logica nel passato. Per la aziende possono occorrere spesso decenni per assorbire, ammortizzare il denaro impegnato. Lo sviluppo finora perseguito e programmato a lungo termine è fondato sul petrolio a basso costo e sul carbone in importanti paesi, a prescindere dalla problematica delle emissioni di carbonio. E' impossibile recuperare le ingenti quantità di danaro speso né riutilizzare le attrezzature e le costruzioni erette, a meno che si sprechino.
Lo spreco però se lo possono permettere i super- ricchi, la stragrande maggioranza dei popoli assolutamente no.
Se avessimo la bacchetta magica e rifare completamente la pianificazione urbana, potremmo creare uno stile di vita nuovo, confortevole e condiviso: complessi residenziali a transito centralizzato, circondati da spazi verdi e servizi, con facili collegamenti senza auto alle principali aree di lavoro senza l'uso dell'auto.
Un sogno antico; ma sopratutto un bell'obiettivo per costruttori di nuovi trasporti pubblici , di neo aree abitabili e verde, di viabilità alternativa ..e per poteri amministrativi o politici con il borsone pieno di monete. La corsa è già iniziata..
Who dreams and who hopes the climate change
"In the last one million years the Earth has often been in glaciation (-10 degrees). 10,000 years ago the heat allowed the birth of man with agriculture. In Roman times Hannibal crossed the Alps with elephants, absent ice and snow, unlike today. Then there was 1 degree and a half more than now. In 1500-1600 the glaciation decimated the Vikings in the north.
From 2000 to 2014 the temperature dropped by 0.2 degrees; that is, it is not increased.
CO2 rises too much; but only the US has been able to lower it, with technology. I would like to transform natural gas (clatrati), without emitting CO2, into graphite, a solid material", from a report by Carlo Rubbia (Nobel) to the Italian Parliament in 2014.
The climate always rises and falls, nature favors; instead the current homo oeconomicus is not, because he wants to maximize profits and advantages.
<In 1650 we suffered a small glaciation, the Thames was frozen and on the Venice lagoon we skated. In the last 150 years the thermometer has marked +0.8 degrees, as if to say that it is stable. Economic interests, such as photovoltaic and wind power plants, push towards that, which is a real flop, with exorbitant and useless costs for the Italian State coffers>, so Franco Battaglia, scientist, on Il Resto del Carlino (19, March, 2019).
The ultimate economic obstacle to climate policy is the long life of many investments. Housing can last for a century or more, locking residents into locations that made sense long ago. Business investments often survive for decades. These expenses assumed continuation of cheap oil and coal in great countries, apart from carbon emissions. It is impossible to reclaim so many, huge past investments, unless to waste them.
But the waste is possible for the richest not for the great majority of nations.
If we have a magic wand and have a complete do-over on urban planning, we could create a new, comfortable , shared way of life. Transit-centered housing complexes, surrounded by green spaces and by local amenities and services, could offer convenient car-free links to major employment sites.
An ancient dream; but above all a great goal for builders of new public transport, new habitable and green areas, alternative roads and administrative or political powers with a bag full of coins.
The race has already begun ..
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