Moda conservatrice, progressista, #lesbia. Pelliccia, vera \ falsa, è sempre cinese

I gusti nella moda possono esprimere quelli in #politica. La sua industria è stata accusata di creare le basi culturali dell'estrema destra (alt-right) in America. L'accusatore è C. Wylie, canadese 28enne, ex impiegato di Cambridge Analytica, presumibilmente dislessico, gay, di sinistra. 
Secondo lui certi amanti del denim americano, come Wrangler, Lee Jeans, Hollister hanno poca apertura mentale e parecchia diffidenza; mentre etichette quali Kenzo, Alexander McQueen sono aperte e fantasiose, insieme ovviamente ai loro clienti.
I primi repubblicani, i secondi democratici.
Pensa anche che gli indigeni nazionalisti e suprematisti siano simili ai fascisti, in quanto la prima cosa per loro è sviluppare una propria estetica , tipo divise naziste, aggiungendo: < Crocs e #Chanel , uno troppo rapido e l'altro stabile e iconico , per cui ognuno decida se Trump  o la Brexit sono i Crocs o gli Chanel della politica>. (theguardian.com/2018\nov\29).
Si espande un'altra politica nella moda, quella degli omosessuali, dei trans, delle lesbiche. Si va dalle sfilate dedicate alle liste dei più eccitanti stilisticamente da seguire su #Instagram nel 2019 (www.out.com 2018\12\31) alle storie in costume dell'inglese "The Favourite", in cui la regina Anna si strugge dal desiderio di Sara e di Abigall con una memorabile scena di #cunnilingus.
#Gilet gialli, simbolo di protesta in Francia contro le politiche liberali dell'Europa e del leader del loro paese, potranno diventare un capo recitato dagli stilisti e dai brand; tanto più che  Michel Houellebecq nell'ultimo suo romanzo, appena edito, racconta di blocchi stradali e marce dei contadini e agricoltori francesi profeticamente, avendolo scritto prima del novembre scorso, data dei disordini. (en.rfi.fr\20190102).
Politica anche dietro il dilemma pellicce? La Cina è il maggiore consumatore di pellicce vere ed il più grosso esportatore. Salta fuori adesso che le pellicce false siano spesso vere, se procioni, cani, conigli, visoni, gatti. A Pechino è praticamente assente una normativa sul benessere animale, l'eccesso di offerta di pellicce vere a volte ne rende la trasformazione  più economica, l'articolo è  diventato  meno costoso. 
L'etichettatura è insufficiente, perlomeno in Europa, essendo largamente ignorata la regolamentazione del 2011, richiedente l'indicazione di eventuali parti di origine animale in ogni articolo di abbigliamento. I conciatori ringraziano e gli #animalisti, promotori del provvedimento, si rosicchiano le unghie.
Il pellicciaio è di fronte ad un'attività morente. L'impatto ambientale della pelliccia falsa  supera quella naturale; ma allevare e uccidere un animale per il suo manto è peggio. Il benessere animale nell'industria della #carne è però considerevolmente pessimo. Le pellicce vere vengono conciate e tinte con ammoniaca, formaldeide, cromo. 
I pro e i contro praticamente invitano ciascuno a scegliere ciò che vuole. (#South China Morning Post, 1 Jan, 2019).
Il tema è trattato su un quotidiano cinese, proprietà di un cinese (Jack Ma), vagliato dalla rigida censura cinese. Ne risulta una 'centralità' del paese, capace di offrire ogni genere di pelliccia sia  alle consumatrici del campo conservatore sia a quelle progressiste, nel mondo intero. Politica  applicata al mercato del fashion.

                                         Fine Art Print, Lesbian Art, Lesbian Painting, Women, Female Painting, Sensual Art, Couple Art, Erot
                                                Lesbian Art (Etsy)                   


Fashion can be conservative, liberal, #lesbian. Fake or real furs  are Chinese, always


Tastes in fashion express tastes in politics. The fashion industry has been accused of creating a cultural foundation which allowed the alt-right to grow in America. According to the accuser (C.Wylie, the Canadian 28-year-old who worked at  #Cambridge  Analytica, allegedly dyslexic, gay and probably leftish) certain fans of American denim brands such as Wrangler , Lee Jeans, Hollister would be more linked to low levels of openness and mistrust meanwhile labels such as Kenzo or Alexander McQueen could be more open and immaginative.
The firsts would be pro-republicans , the seconds pro democrats.
He thinks also that the nationalists and supremacists are like the fascists movements, which develop immediately an aesthetic as the Nazi uniforms. And adds: "#Crocs and Chanel dress, one is quick, fast and regrettable, the other is enduring and iconic..it is up to you if Trump or Brexit  are the Crocs  or the Chanel of our political age". (theguardian.com\2018\nov\29).
Booming is another kind of politics, that one of  #queer and trans and lesbians in fashion.  We see special fashion show dedicated to them or  lists of who are the most exciting to follow the app on Instagram in 2019(www.out. com 2018\12\31) or the English period movie 'The Favourite' in which the queen Anna was consummating sexual desire for both Sarah and Abigall with a memorable cunnilingus scene.
Yellow Vest, symbol of unrest in France and protests against the liberal policies of European Union and of the country's leader. It could become a stylistic trend. Michel #Houellebecq's novel 'Serotonin', just published, depicts the blocking roads and rallies of farmers and former factory workers. Written before the appearance in November of the Yellow Vest movement, it anticipates the evolution of modern society in eerily prophetic fashion.(en.rfi.fr\20190102).
Politics appears in fur dilemma. China is the biggest consumer of real fur and the world's biggest fur exporter. It seems the faux fur is often made of real fur, typically racoon, dog, rabbit, mink or cat. There's lack of welfare regulations in China, the oversupply of real fur sometimes makes its use more cost-efficient , real fur isn't an expensive product anymore.
There is inadeguate labelling, at least across Europe, because a regulation enacted in 2011 to label any textile product if it has parts of animal origin is widely ignored.  The European tanners thank , not the #animalists !
The furrier is facing a dying industry. Environmental impact of faux fur is greater than that of natural fur but raising and killing an animal for its skin is worse. Animal welfare in the #meat industry is considerably the worst. Real fur are dyed and tanned using ammonia, chromium, formaldehyde. 
So, pros and cons seem to say:"Choose what you prefer"(South China Morning Post, 1 Jan 2019).
The item has been treated by a Chinese newspaper, its owner is Chinese (Jack Ma), the rigid Chinese censorship has allowed it. It's like to have stressed the centrality of China in the business as the market able to sell faux and real furs either to conservative and liberal consumers in the world.
Politics to fashion markets.

         

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