I cinesi hanno sforbiciato del 30% l'acquisto dei beni di lusso from abroad ,intendono continuare. Parigi e Berlino ,sotto lo schiaffo degli attentati,tacciono sulle cifre del crollo. Washington arretra del 3%,causa dollaro forte e minore turismo. A fine anno il luxury viene quotato a -1%. Se lo dichiarano i suoi portavoce,ufficiali e occulti,il bilancio vero è sicuramente peggiore. Del resto il trend formalmente dichiarato (Bain) era stato:+3% nel 2013, +3% nel 2014, +12% nel 2015. I fanfaroni della nostra penisola si sono imbevuti e si beano con la 'eccellenza', che versano in ogni discorso, relazione scritta e tavolo da pranzo. I più impregnati ,anzichè le Case protagoniste,sono la folla dei fornitori sia di prodotti intermedi(materie prime lavorate,manufatti o loro parti) sia di servizi (comunicazione,distribuzione).Gli stessi che ora ,smaltita la sbornia,confessano "un periodo così nero mai visto nella mia vita". Succedeva nei leather goods ogni 3-4 anni, chi lo bisbigliava chi lo sbraitava alla cafona, una volta colpa dei concorrenti e l'altra dei clienti. Sembrava che fossimo il top,qui e sempre,con politici e giornalisti nel ruolo di supporter. Gli esportatori di tessile-abbigliamento più importanti della terra? Prima è la Cina,dopo la Germania e meramente terza la nostra patria. I comunicatori(associazioni,centri studi,manager d'area) mescevano ottimismo,record,fiducia;mentre i borghesi connazionali e con loro i piccoli esercenti in via di estinzione stringevano le cinghie viepiù,diventando astemi con il calo del 'superfluo' intorno al 2%, anno 2016. Non ci credo,troppo poco. E' stato già precisato:il lusso,dall'igiene intima alle borsette e all'abuso della parola stessa,è maturo,d'ora in avanti si spaccherà in perdenti e vincenti.I campioni nazionali dell'accessorio sono:Prada(3,5 miliardi di dollari),Ferragamo(1,4). Nani,rispetto a Inditex(21),Adidas(17),H&M(20),Kering(11) etc. I prezzi finali salgono costantemente più delle inflazioni,una borsa in vetrina a 3500 dollari è costata 1225 dollari tra produzione e lancio. Chi rifornisce le griffe indicizza abitualmente i propri prezzi, perchè esse<sono puntuali nei pagamenti e alte nei margini>,Hermès e Louis Vuitton elevano il cartellino per rendere 'esclusivo' l'articolo. E della sua qualità chi se ne frega! Bouclè Fendi a 13000 dollari,un ready- to -wear a 10000 dollari! 10 anni fa erano merce rarissima. D'accordo,il numero dei ricconi (high net worth) cresce;ma troppi hanno creduto di poterci vivere sopra.Tra loro gli stuoli di piccole famiglie,dedite a pulizia o tintura di materiali, che adesso barcollano per la bisboccia,finita. A proposito...gioco di parole con bisboccia. L'on.le Boccia (PD) ha domandato al segretario del partito Renzi di dimettersi per la sconfitta nel referendum.Chissà se farà il bis con l'omonimo Boccia, presidente di Confindustria,che , nel nome di centomila imprese(forse) ,ha fatto propaganda per il si senza un preventivo referendum di consenso.
Foreign luxury goods in China have decreased by 30% and Paris,Berlin,Washington too have lost some percentage.Many pundits,formally or secretely linked to the brands ,write about a drop of 1% in the world. It means that will be much more. Italian braggards have been praising their excellence especially if they are suppliers of labels.Now the drankeness is finishing.The n.1 of textile/clothing industry's export is China,followed by Germany,Italy is merely third.While associations,researchers and managers were extolling the luxury sectors the middle-class and shopkeepers tightened their belts.The Italian 'houses'(Prada,Ferragamo) are dwarf in front of others(Adidas,Inditex,H&M,Kering etc.).The price of luxury items always raises more than inflation everywhere.Hermès and Louis Vuitton increase the prices for suggesting their articles are very high-class.And the quality? The revelry is ending either in the market and in the politics where the Italian premier and the Confindustria president have been defeated in the referendum for our Constitution.Both should resign.
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Foreign luxury goods in China have decreased by 30% and Paris,Berlin,Washington too have lost some percentage.Many pundits,formally or secretely linked to the brands ,write about a drop of 1% in the world. It means that will be much more. Italian braggards have been praising their excellence especially if they are suppliers of labels.Now the drankeness is finishing.The n.1 of textile/clothing industry's export is China,followed by Germany,Italy is merely third.While associations,researchers and managers were extolling the luxury sectors the middle-class and shopkeepers tightened their belts.The Italian 'houses'(Prada,Ferragamo) are dwarf in front of others(Adidas,Inditex,H&M,Kering etc.).The price of luxury items always raises more than inflation everywhere.Hermès and Louis Vuitton increase the prices for suggesting their articles are very high-class.And the quality? The revelry is ending either in the market and in the politics where the Italian premier and the Confindustria president have been defeated in the referendum for our Constitution.Both should resign.
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