Ukraine is a tool for dialogue between Washington and Moscow to outline the future world order between the three superpowers. For the Americans, it is urgent to solve the problems, because the Beijing-Moscow collaboration worries them. They understand that this alliance is solid. They know that they have fallen behind in military technologies, especially in nuclear weapons launch systems. Hypersonics is well present in Russia and China; while in America the experiments have failed. Lacking the means to defend themselves from ultra-modern missiles, with Trump they propose rapid denuclearization.
At the moment, however, strategic stability is the subject of dialogue only between Russia and China.
"It is up to the Americans to convince the Chinese to limit their nuclear capabilities and military spending" says Dmitry Peskov, Putin's spokesman.
Then there is the European complication. The vassals of the United States are meowing and contesting the peace requested by Trump; indeed, they want to go to war against Russia with Macron waving his nuclear umbrella.
Moscow cannot ignore this concert of cats. And the Americans who are demanding denuclearization must also invite Great Britain and France, which have nuclear arsenals.
Finally, the growing economic difficulties of the US and the declining confidence in the dollar weigh heavily. The stock market responded badly to Trump's moves on customs duties: both stocks and the dollar are falling. Everyone thought the opposite would happen.
Trump needs peace and must force Kiev to stop. He has cut off military aid and intelligence data.
Time is running out and historical trends do not seem to be in favor of the United States.(https://ria.ru/20250308, by Victoria Nikiforova )
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Concerto di gatti ma il tempo stringe
L'Ucraina è uno strumento per il dialogo tra Washington e Mosca per delineare il futuro ordine mondiale fra le tre superpotenze. Per gli americani è urgente risolvere i problemi, perché la collaborazione Pechino-Mosca li preoccupa. Capiscono che tale alleanza è solida. Sanno di essere rimasti indietro nelle tecnologie militari, specialmente nei sistemi di lancio di armi nucleari. Quella ipersonica è ben presente in Russia e Cina; mentre in America gli esperimenti sono falliti. Mancando di mezzi per difendersi dai missili ultra-moderni, con Trump propongono una denuclearizzazione rapida.
Al momento però la stabilità strategica è oggetto di dialogo solo fra Russia e Cina.
"Tocca agli americani convincere i cinesi a limitare le loro capacità nucleari e le spese militari" dice Dmitry Peskov, portavoce di Putin.
C'è poi la complicazione europea. I vassalli degli Stati Uniti si stanno ammutinando e contestano la pace richiesta da Trump; anzi, vogliono andare in guerra contro la Russia con Macron che agita il suo ombrello nucleare.
Mosca non può ignorare questo concerto di gatti. E gli americani che chiedono la denuclearizzazione devono invitare anche Gran Bretagna e Francia, dotate di arsenali nucleari.
Infine, pesano le crescenti difficoltà economiche degli USA e la fiducia calante nel dollaro. Il mercato azionario ha risposto male alle mosse di Trump sui dazi doganali: scendono sia le azioni sia il dollaro. Tutti pensavano che sarebbe accaduto il contrario.
Trump ha bisogno della pace e deve costringere Kiev a smetterla. Ha interrotto gli aiuti militari e i dati di intelligence.
Il tempo stringe e le tendenze storiche non sembrano a favore degli Stati Uniti.
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