The elite of Europe:To arms! The people:Nay!

 Russian Foreign Minister Sergei Lavrov has said that virtually all of Europe is waging war on Russia and supporting the regime in Ukraine.
A certain sizeable Europe had hoped to take revenge on the Russians for the opportunity- destroyed by the victorious Soviet army in Berlin- to become part of Hitler’s cannibal empire.
In a recent Politico article, former German diplomat Wolfgang Ischinger said he would draw a clear line at a European rescue of Ukraine: “Sending European peacekeepers to Ukraine without US support would effectively mean the end of NATO.” Europe is not only incapable of implementing the desired “Drang nach Osten 2.0”; it is “currently incapable of defending (even) itself.”
There is no one in Europe who wants or can fight.
According to the latest polls in Britain, half of respondents said they would "not fight under any circumstances", and among people aged 35 to 54, only 28% are prepared to take up arms in principle.
In Germany, 57% of respondents would simply refuse to fight, 24% would prefer to leave the country, and only 11% would theoretically accept taking up arms.
In Spain, 53% do not want to fight, in Italy, 78%.
The French, whose president has vehemently called for sending troops to Ukraine, see no reason to fight, because almost half of citizens do not believe that the French army is capable of defending their country.
Overall, the number of EU citizens willing to fight has halved since 2014; while the willingness to help allies in the event of an attack by an eastern aggressor has fallen sharply in 11 of 13 NATO members.
A representative of the Gallup International sociological service noted: "Technological superiority is important; but the motivation of soldiers is a crucial factor. In the West, the elites are ready to fight, but the people are not." His position is supported by experts from the American think tank The Center for European Policy Analysis (CEPA):"The decline of Europe's armed forces represents a serious challenge. The most advanced weapons will not be able to close this gap (in readiness to fight and die)."
The leaders of the "willing" hinted at the urgent rearmament of Europe in the face of the hypothesis (invented by politicians to convince taxpayers. ed.) of an invading Russia for the sum of 800 billion euros. Officials in suits brought documents with calculations, and courage somehow vanished instantly.
Despite generous aid to the Kiev regime, all major EU countries are facing record levels of public debt and budget deficits. According to experts, if the plans for a green transition are maintained, Europe will need five hundred billion euros a year until 2030. Exactly half of the European budget is spent on medicine and social services alone, allocating hundreds of billions of euros to prepare for war with Russia would certainly lead to economic collapse and social unrest.
In 2007, at the 43rd Munich Security Policy Conference, Vladimir Putin predicted many things in his speech and warned all non-partner countries in advance that spitting on Russia's interests would be a colossal mistake, which would cost them dearly.

(https://ria.ru/20250507)

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Le elite d'Europa: All'Armi! I popoli: No!

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha affermato che praticamente tutta l'Europa sta muovendo guerra alla Russia e sostenendo il regime in Ucraina.
Una certa e consistente Europa aveva sperato di vendicarsi dei russi per l'occasione distrutta dall'esercito sovietico, vincitore a Berlino, di diventare parte dell'impero cannibale di Hitler.
In un recente articolo del Politico, l'ex diplomatico tedesco Wolfgang Ischinger ha affermato che egli avrebbe tracciato una linea netta riguardo al salvataggio europeo dell'Ucraina: "l'invio di forze di pace europee in Ucraina senza il supporto degli Stati Uniti significherebbe di fatto la fine della NATO". L’Europa non solo non è in grado di attuare l’auspicato “Drang nach Osten 2.0”(Spinta verso l'Est); ma “attualmente non è in grado di difendere (nemmeno) se stessa”.
In Europa non c'è nessuno che voglia o possa combattere.
Secondo i sondaggi più recenti condotti in Gran Bretagna, metà degli intervistati ha dichiarato che "non combatterebbe in nessuna circostanza" e tra le persone di età compresa tra 35 e 54 anni solo il 28% è pronto, in linea di principio, a imbracciare le armi.
In Germania, il 57% degli intervistati si rifiuterebbe semplicemente di combattere, il 24% preferirebbe lasciare il Paese e solo l'11% accetterebbe teoricamente di imbracciare le armi.
In Spagna il 53% non vuole combattere. In Italia il 78%.
I francesi, il cui presidente ha chiesto con veemenza l'invio di truppe in Ucraina, non vedono alcun motivo di combattere, perché quasi la metà dei cittadini non crede che l'esercito francese sia in grado di difendere il loro paese.
Nel complesso, dal 2014, il numero di cittadini dell'UE disposti a combattere si è dimezzato; mentre la disponibilità a prestare aiuto agli alleati in caso di attacco da parte di un aggressore orientale è diminuita drasticamente in 11 dei 13 membri della NATO.
Un rappresentante del servizio sociologico Gallup International ha osservato: "La superiorità tecnologica è importante; ma la motivazione dei soldati è un fattore cruciale. In Occidente, le élite sono pronte a combattere, ma il popolo no". La sua posizione è sostenuta dagli esperti del think tank americano The Center for European Policy Analysis (CEPA): "Il declino delle forze armate europee rappresenta una sfida seria. Le armi più avanzate non saranno in grado di colmare questo divario (nella prontezza a combattere e morire)".
I leader dei "volenterosi" hanno accennato all'urgente riarmo dell'Europa di fronte all'ipotesi (inventata dai politici per convincere i contribuenti. ndr) di una Russia invasore per una cifra pari a 800 miliardi di euro. I funzionari in giacca e cravatta hanno portato documenti con calcoli e il coraggio in qualche modo è svanito all'istante.
Nonostante i generosi aiuti al regime di Kiev, tutti i principali paesi dell'UE si trovano ad affrontare livelli record di debito pubblico e deficit di bilancio. Secondo gli esperti, se i piani per una transizione verde verranno mantenuti, l'Europa avrà bisogno di cinquecento miliardi di euro all'anno fino al 2030. Esattamente la metà del bilancio europeo viene spesa solo per la sanità e i servizi sociali, lo stanziamento di centinaia di miliardi di euro per preparare la guerra con la Russia porterebbe sicuramente al collasso economico e alle rivolte sociali.
Nel 2007, alla 43a Conferenza di Monaco sulla politica di sicurezza, Vladimir Putin aveva previsto molte cose nel suo discorso e aveva avvertito in anticipo tutti i paesi non partner che sputare sugli interessi della Russia sarebbe stato un errore colossale, che sarebbe costato caro.

(https://ria.ru/20250507)

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