Aren't black swans even for luxury



In the wake of continued supply chain bottlenecks, luxury brands have been increasing prices.
It's a risky strategy, a final wakeup call for industry. Brands continue to rely on price increases, rather than supply chain monitoring and forecasting, are moving their consumers to competitors.
Customers will find superior products at better prices. In a increasingly aggressive market it's a big mistake.
As bottleneck lasts brands should be wiser then simply reverting to price-hikes.
The collapse of supply chain has lasted longer than experts forecast and nobody know when it will end: later this year, next year?
After pandemic, lockdowns, huge public debts, inflation, great resignation, bottlenecks the Ukrainian war has arrived.
They aren't black swans- someone to justify himself will say it- because they had to be predicted and pushed away by politicians, scientists and economists. Those who have failed are the elites, they know that their mistakes will be paid for by the middle and lower classes.
The caution with which analysts predict a full recovery of supply chain speaks of much deeper issues and said. 
Higher costs mean the luxury consumer is continually being squeezed. Without digital monitoring, data are hard to retrieve, and if retrieved, the process is far from timely.
The scrutiny of supply chain of the modern consumers will only increase.
The challenges of delays have been met with a price increase.
R. Lockyer, Delta Global, luxury packaging supplier for brands including Tom Ford, Net-a-.Porter, and Matchesfashion, said "If you look at Hublot, for example, the leader LVMH has concluded that the luxury watch consumer will accept significant price increases. And in luxury fashion, where the biggest lead, the rest quickly follow ".                                           (fashiounited.uk / Feb 24, 2022)

















Non sono cigni neri, nemmeno per il lusso
Sull'onda delle perduranti strozzature delle catene di rifornimento, i marchi del lusso aumentano i prezzi.
È una strategia rischiosa, un campanello d'allarme finale per l'industria. I marchi continuano a fare affidamento sugli aumenti dei prezzi, piuttosto che sul monitoraggio e sulla previsione della catena di approvvigionamento, spingendo i loro consumatori verso la concorrenza.
Così troveranno prodotti di qualità superiore a prezzi migliori. In un mercato sempre più aggressivo è un grosso errore.
Visto che le interruzioni restano, i brand dovrebbero reagire in modo più intelligente della semplice riproposizione di listini aumentati.
Il collasso della filiera sta durando  più a lungo di quanto previsto dagli esperti, nessuno sa quando finirà: entro fine anno, il prossimo?
Dopo pandemia, lockdown, enormi debiti pubblici, inflazione, dimissioni diffuse dei lavoratori, crisi delle catene di rifornimento è arrivata la guerra in Ucraina.
Non sono cigni neri- qualcuno per giustificarsi lo dirà- perché dovevano essere previsti e respinti da politici, scienziati ed economisti. Quelli che hanno fallito sono le élite, sanno che i loro errori saranno pagati dalle classi medie e inferiori.
La cautela con cui gli analisti prevedono una piena ripresa della filiera manifesta problemi ben più profondi e dichiarati.
Prezzi più alti dimostrano che il consumatore del lusso è continuamente spremuto. Senza un monitoraggio digitale, i dati saranno difficili da individuare e, se recuperati, il processo si rivelerà  tutt'altro che tempestivo.
Il controllo della catena di approvvigionamento, che già oggi molti  consumatori fanno, è destinato a  crescere.
Le sfide dei ritardi dell' approvvigionamento sono state semplicisticamente risolte con maggiorazioni  di prezzo.
R. Lockyer, Delta Global, fornitore di imballaggi di lusso per marchi come Tom Ford, Net-a-.Porter e Matchesfashion, dichiara: "Se guardiamo Hublot, ad esempio, la casa leader LVMH ha stabilito che il consumatore di orologi di lusso accetta gli incrementi significativi del costo. E nella moda del lusso, dove il leader va, il resto segue rapidamente".                      (fashiounited.uk /24 febbraio,2022)

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