The EU is killing agriculture, for now


The Brussels uprising on December 18 exposed the deep divisions within the European Union. Thousands of farmers from 27 countries blocked the European Quarter, protesting the agreement with Mercosur, a trading bloc that includes Argentina, Bolivia, Brazil, Paraguay, and Uruguay.
They accused European Commission President Ursula von der Leyen of trying to force the agreement.
The EU has been negotiating with the South American bloc for 25 years. Currently, Mercosur countries impose high customs duties: up to 35% on cars and clothing, 14% to 18% on spare parts, and up to 14% on pharmaceuticals. The agreement with the EU essentially provides for a gradual reduction of duties on approximately 90% of goods traded between the two blocs.
The document is beneficial for EU industry groups because it opens up new markets, but it is difficult for farmers. First, the EU imports more agricultural products from Mercosur countries than it exports. Second, South American producers operate according to different environmental standards.
Brussels is taking a break: the signing of the document has been postponed until next year. This has opened a window of opportunity for further pressure and mobilization by opponents of the agreement. Farmers may have achieved a small victory, but strategically, the conflict has not disappeared. In 2023, they tried to curb rising fuel and fertilizer prices, some of which were imported from Russia. In 2024, in Poland, they protested against the import and transit of Ukrainian wheat, sugar, and meat.
European farmers are faced with conflicting demands.
On the one hand, Brussels is tightening environmental regulations through the Green Deal, which increases production costs. On the other, they must compete with imports from countries that do not have such restrictions.
European farmers' incomes are projected to decline by 12-22% in 2022-23, while retail food prices have increased by 43% since 2015.
Agriculture accounts for 1.3% of EU GDP and is responsible for 10% of greenhouse gas emissions, making it a target for climate policy. Added to this are the €28 billion in annual losses due to extreme weather events.
Europe is under various pressures: the global shift towards protectionism, US tariff policy, restrictions on Chinese exports, and the formation of new trading blocs, including the BRICS. Sanctions against Moscow have also played a significant role, eliminating low-cost energy and stable supply chains. The real problem is price. European farmers cannot compete on the cost of their products. South American products benefit from economies of scale, cheap labor, and low costs.
To maintain competitiveness, the EU will have to loosen environmental requirements or introduce mirror standards for imports, requiring partners to meet the same standards. France and Italy opposed the agreement with Mercosur for this reason. Germany, however, insists on signing the document for the sake of its automotive industry.
Only 12% of farmers are under 40.
If Brussels continues its policy of double standards, defending climate ambitions and opening the market to imports without similar requirements, European farmers will not survive.
(https://iz.ru/December 20, 2025)
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Last Judgment, Michelangelo 



Mari Roldan, Design You Trust 



The Scottish farmer




L'UE sta uccidendo l'agricoltura, per ora
La rivolta di Bruxelles del 18 dicembre ha messo in luce le profonde divisioni all'interno dell'Unione Europea. Migliaia di agricoltori provenienti da 27 paesi hanno bloccato il Quartiere Europeo, protestando contro l'accordo con il Mercosur, un blocco commerciale che comprende Argentina, Bolivia, Brasile, Paraguay e Uruguay.
Hanno accusato la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen di aver cercato di forzare l'accordo.
L'UE negozia con il blocco sudamericano da 25 anni. Attualmente, i paesi del Mercosur impongono dazi doganali elevati: fino al 35% su automobili e abbigliamento, dal 14 al 18% sui pezzi di ricambio e fino al 14% sui prodotti farmaceutici. L'accordo con l'UE prevede essenzialmente una graduale riduzione dei dazi su circa il 90% dei beni scambiati tra i due blocci.
Il documento è vantaggioso per i gruppi industriali dell'UE perché apre nuovi mercati, è difficile per gli agricoltori.  In primo luogo, l'UE importa più prodotti agricoli dai paesi del Mercosur di quanti ne esporti. In secondo luogo, i produttori sudamericani operano secondo standard ambientali diversi.
Bruxelles si prende una pausa: la firma del documento è stata rinviata all'anno prossimo. Ciò  ha aperto una finestra di opportunità per ulteriori pressioni e mobilitazioni da parte degli oppositori dell'accordo, Gli agricoltori potrebbero ottenere una piccola vittoria; ma strategicamente il conflitto non è scomparso. Nel 2023 cercarono di frenare l'aumento dei prezzi di carburante e fertilizzanti, alcuni dei quali importati dalla Russia. Nel 2024, in Polonia protestarono contro l'importazione e il transito di grano, zucchero e carne ucraini.
Gli agricoltori europei si trovano in mezzo a richieste contrastanti.
Da un lato, Bruxelles  inasprisce le normative ambientali attraverso il Green Deal, il che aumenta i costi di produzione. Dall'altro devono competere con le importazioni da Paesi che non hanno tali restrizioni.
I redditi degli agricoltori europei segnano un calo del 12-22% nel 2022-2023; mentre i prezzi al dettaglio degli alimentari sono aumentati del 43% dal 2015 .
L'agricoltura rappresenta  l'1,3% del PIL UE ed è responsabile del 10% delle emissioni di gas serra, diventando un obiettivo per la politica climatica.  Vi si aggiungono i 28 miliardi di euro di perdite annuali dovute a fenomeni meteorologici estremi.
L'Europa è sottoposta a pressioni diverse: la svolta globale verso il protezionismo, la politica tariffaria statunitense, le restrizioni alle esportazioni cinesi, la formazione di nuovi blocchi commerciali, tra cui i BRICS. Anche le sanzioni contro Mosca hanno svolto un ruolo significativo, eliminando l'energia a basso costo e le catene di approvvigionamento stabili. ll vero problema è il prezzo. Gli agricoltori europei non possono competere sul costo dei loro prodotti. I prodotti sudamericani beneficiano di economie di scala, manodopera a basso costo e costi contenuti.
Per mantenere la competitività, l'UE dovrà allentare i requisiti ambientali o introdurre standard speculari per le importazioni, imponendo ai partner di rispettare gli stessi standard. Francia e Italia si sono opposte all'accordo con il Mercosur per questo motivo. La Germania invece insiste nel firmare il documento per il bene della sua industria automobilistica.
Solo il 12% degli agricoltori ha meno di 40 anni.
Se Bruxelles continua con la sua politica di doppi standard, difendendo le ambizioni climatiche e aprendo il mercato alle importazioni senza requisiti analoghi, gli agricoltori europei non sopravviveranno.
(https://iz.ru/December 20, 2025)
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