After pandemic and globalization more robots

The crisis of globalization, led by the pandemic, and the aging of the most economically active populations, such as those in the West and China, could have strong inflationary effects. The bargaining power of workers would increase, the wage-price dynamics would not. Aside from massive monetary and fiscal stimuli from governments, the breakdown of globalization would cause inflationary trends. The global financial crash of 2008 started the process and coronavirus-19 is accelerating it.

Cross-border trade would be reduced by 35%. This is predicted by Dalia Marin, professor of International Economics at the School of Management of the Technical University and the Ifo Institute of Munich. In Germany, 12% of companies will acquire compatriot suppliers and 7% will organize themselves internally.

The increase in international transport costs will push the phenomenon further. The cost of containers from Asia to the West has nearly increased tenfold, exacerbated by the loss of manpower due to harsh work  conditions. The price of moving goods for businesses is ten times higher than a year ago.

Offshoring with post-communist Europe and China, which entered the World Trade Organization in 2001, and containers had supported globalization; but today their benefits have dropped a lot. Consumer price inflation and wages would rise after the pandemic and globalization.

Businesses could re-shore their business and circumvent possible wage pressures in high-income areas with robots and innovation. This will help cope with the aging of people. Germany, with an average age advancement rate among the fastest, has doubled the number of robots per 1,000 workers in a scarce decade. Technology even risks creating a surplus of workers. In the last three decades, automation has displaced more workers than it has created.

A price hike due to de-globalization seems unlikely in the short term. (project-syndacate.org / Nov 2, 2021)






Amar Ujala




Achille 18









Dopo la pandemia e la globalizzazione più robot

La crisi della globalizzazione, condotta dalla pandemia, e l'invecchiamento delle popolazioni più economicamente attive, come quelle occidentali e cinese, potrebbero avere forti effetti inflazionistici. Il potere contrattuale dei lavoratori aumenterebbe, la dinamica salari-prezzi no. A parte i massicci stimoli monetari e fiscali dei governi, la scomposizione della globalizzazione causerebbe tendenze inflattive. Il crollo finanziario mondiale del 2008 ne avviò il processo e coronavirus-19 lo sta accelerando. 

Lo scambio transfrontaliero si ridurrebbe  del 35%. Lo prevedono Dalia Marin, professore di Economia Internazionale alla School of Management dell'Università Tecnica e l'Ifo Institute  di Monaco di Baviera. In Germania il 12% delle aziende acquisirà fornitori connazionali e il 7% si organizzerà internamente.

L'aumento dei costi di trasporto internazionale spingerà ulteriormente il fenomeno. Il costo dei container da Asia a Occidente è quasi decuplicato, aggravato dalla perdita di forza lavoro a motivo delle dure condizioni di prestazione. Il prezzo delle merci movimentate per le imprese è dieci volte maggiore di un anno fa. 

L'offshoring con Europa post-comunista e Cina, entrata nel World Trade Organization, e i container avevano sorretto la globalizzazione; ma oggi i loro vantaggi sono scesi parecchio. L'inflazione dei prezzi al consumo e i salari crescerebbero  dopo pandemia e globalizzazione. 

Le imprese potrebbero rinforzare la propria attività ed aggirare le possibili pressioni salariali nelle aeree ad alto reddito con i robot e l'innovazione. Ciò aiuterà a fronteggiare l'invecchiamento delle gente. La Germania, con tasso di avanzamento dell'età media tra i più rapidi, ha raddoppiato in un decennio scarso i robot ogni 1.000 operai. La tecnologia rischia persino di determinare un surplus di lavoratori. Nei tre ultimi decenni l'automazione ha spostato più addetti di quanti ne ha creato. 

A breve pare improbabile un'impennata dei prezzi per de-globalizzazione.    (project-syndacate.org /Nov 2, 2021)

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