Minestre riscaldate

Pochi mesi fa intitolai con "minestra riscaldata" un servizio sulla mostra italiana di scarpe Micam,per riflettere il sentimento dei visitatori. Evento di conservazione, occasione di rituali rivendicazioni ai governi, testimonianza cioè del declino di certa moda. La notizia è questa:il brand Nero Giardini abbandona il salone perchè <non più strategico>. Le sfilate spettacolo dilaniate tra buy now e buy later, le giornaliste delle riviste patinate contro le blogger, i commissariamenti dei quartieri fieristici, l'arrogante intromissione ministeriale nei calendari delle rassegne con la presunzione di far guerra a Parigi esplicitano la crisi del vecchio,tradizionale modo di portare l'offerta del fashion nel mercato.
Altra zuppa ravvivata è quella servita da FAO il 16 scorso, consueta giornata mondiale dell'alimentazione,con le 173 pagine "The State of Food and Agricolture"(Sofa 2016). Ci si ritrova la  svista climatica verso il caldo, la responsabilità della zootecnia nei gas serra (15% del totale) addossata prevalentemente alle mandrie bovine, gli sprechi alimentari,gli aiuti ai piccoli contadini e ai PVS, la "diversificazione" degli allevamenti. Fuori piatto e di soppiatto sta la prevedibile alluvione di soldi su burocrazie e istituzioni per pagare il new deal. L'organizzazione pensa di combattere la fame  degli uomini, bambini in primis, così: migliorare la digestione e bilanciare la nutrizione dei quadrupedi. Scova allo scopo nel Mediterraneo nostro il tannino vegetale,capace di ridurne le emissioni di metano e contemporaneamente scatenare corse all'acquisto con le aziende della concia, consumatrici della sostanza. Rimescola poi gli slogan già coniati: meno acqua per la carne e più per le colture,almeno1 pasto a settimana senza bistecca. Nel frattempo i cinesi del Guangxi rinfocolano il grande festival della carne di cane a Yulin,indisturbati e temuti membri UE/FAO.
 I francesi invece cuociono qualcosa di nuovo ,dopo il video di un macello in alacre attività sui Pirenei,progettando l'installazione di telecamere negli interni per registrare se le bestie siano state debitamente sedate,rese incoscienti e...macellate.
Il"Tritacarne" di Giulia Innocenzi infine rimescola il siero della mozzarella di bufala,versato in Parlamento 13 mesi fa da M.V. Brambilla, e descrive le crudeli morti inferte ai bufalini maschi,poichè inutili,dagli allevatori della Campania(felix).
Militanti o no,eccezioni o prassi,qualcosa avviene nella coscienza comune davanti a simili,reiterati  racconti e realtà ribadite.Si inizia con il rifiuto delle minestre riscaldate e.."niuno sa dove (si) vada"(S.Gregorio Magno).
 

 I titled few months ago the Italian fair Micam 'a old hat' on a trade magazine.Nero Giardini has just announced he won't ever participate in it. Wobbly fashion shows,journalists against bloggers, receiverships of fairgrounds and Rome's intrusion in exhibitions dates to counter Paris,signal the crisis of this old traditional way of  market supply in the fashion industry. 'Old hat' is the last FAO report on global warming and related responsibility of bovine farming. Its proposals to solve  the fanciful problems will generate a flooding of money to bureaucracies. A new thing is France plan to install surveillance cameras inside the slautherhouses. Again 'old hat' are the cruel killings of male buffalos in Campania region because they don't produce  mozzarella (see  "Tritacarne" book by Giulia Innocenzi). Anyway something is changing in our consciousness for the repeated narrations and facts. We start to refuse the 'old hat' and... nobody knows where we'll arrive.
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