La lanterna di Diogene

Il filosofo greco ante  Cristo, esponente del pensiero 'cinico' e chiamato il 'cane',rispondeva a chi gli domandava che facesse con la lanterna:<Cerco l'uomo>. Intendeva l'essere genuino, autenticamente naturale. Servirebbero seguaci per riprendere la ricerca.
Coordinavo,causa la mia Lineapelle, un incontro sulla moda. Ero alle prime armi e fieramente estraneo alla materia e ai soggetti  coinvolti. Giacca e cravatta di gusto e taglio artigianale,grazie a madre sarta,mi sembravano idonei. No. Uno,fianco a me,sta parlando della prossima stagione con vocina femminina e sbotta:<Non vedremo più nessuno vestito come questo signore qua!>. Venivo additato,stavo pensando ad altro,silenzio generale passivo,sorriso mio  d'ordinanza.
 Il nuovo gender si imponeva nell'industria dell'abbigliamento,acquisiva sicurezza,usciva orgoglioso dalle ombre. Un mercato in pieno lancio,quaderni costosissimi e patinati per le giornaliste,isterie fra modellisti/e, padroni delle fabbriche in completi neri e talora passo sculettante. Cruciani de La Zanzara ,Radio 24, poche sere fa domandava a un camionista, mascolo e cliente di zoccole,se ogni tanto lo prendeva anche lui. Un'epoca velocissima.
Sono passato in sette decenni dal rumore degli scarponi militari di mio padre al falsetto sussurrato di creativi,cantanti,sposi same-sex.
Pare che varie televisioni americane,spinte dal fenomeno Donal Trump, abbiano programmato un rilancio dell'uomo bianco,evirato in ufficio,casa,letteratura,lingua. Un filmato  proiettava tempo fa due amici disoccupati,che si vestivano da gay per farsi assumere.Torneranno quindi in autunno la birra bevuta nel salotto della famiglia  statunitense,l'escursione negli ambienti selvaggi,l'orrore per il figlio vegetariano divoratore  di succo da cavolfiore,l'irritazione per la figlia convivente con uno smidollato estetista. Anzichè far pipì accovacciati,per ordine della compagna che odia gli schizzi fuori water,battaglieranno con pistole a vernice e go-kart. Ed emergerà sempre un vincitore,un leader.
Altrimenti, il rischio è l'eterno sfogo mascolino,cioè la guerra.
"Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini"(Macbeth) e paure nelle bugie delle donne.


The Greek philosopher Diogene,before Christ,looked for a true and natural man by a lantern. This fall,broadcast television in U.S.A. will turn its attention to the battle of the white man to assert his masculinity in an increasingly alien world. The male protagonists of several new sitcoms are not as belligerant as the male protagonist of the election,Donal Trump. They are besieged,at home and in the office they struggle to prove that they matter in a world they no longer exclusively run.Once,in my activity linked to the fashion,as Lineapelle(my creature)did, I was rebuked by an omosexual stylist because of my dress. The guy designers have influenced the fashion and the industrialists,who sometimes imitated them...The sitcoms will follow the campaign which is stirring up operatic male angst  over  being left behind by history. At the end their new hero will navigate a course where he is still No.1. "Yeah,baby!" he roars. "I win!". "There are daggers in men's smiles" (Macbeth) and fears in the women's lies.
                                                                                               Next: September,18

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