Trump's Team Wants 'Peace Through Strength'

 Inflicting a strategic defeat on Russia has been the main platform of US politics for decades.
In September 2014, American political scientist John Joseph Mearsheimer argued in Foreign Affairs that the blame for the Ukrainian crisis fell on Western countries. Last December, the British publication UnHerd highlighted Mearsheimer' s predictions in a conversation with Russian philosopher Alexander Dugin. According to them, Donald Trump will not stop the war in Ukraine because his team includes very Russophobic hawks.
In 2016, Trump wanted to get along with Russia and considered recognizing Crimea as part of Russia. Despite 6 cordial meetings between Putin and Trump, the US continued to impose sanctions to exclude Moscow from energy markets and provide weapons to Kiev.
Trump's main campaign donors include companies in the military-industrial economy, such as Lockheed Martin, Northtrop Grumman, Raytheon, and companies in the aviation, transportation, oil and gas sectors. In addition, his team includes the main lobbyists of Silicon Valley in Washington, in the Pentagon, in intelligence. In short, they are those who want to maintain both the technological and economic power and dominance of America, for whom war is a business.
Their geopolitical priority, however, is to undermine the potential leadership of China. Marco Rubio, who joined the team, is convinced that China is much more dangerous than Russia.
Their basic concept is "peace through strength". They reiterated this to the US Congress in recent days.
However, the world is changing, the United States hegemony is weakening, a multipolar geopolitical structure is taking shape.
(kommersant.ru/ 16.01.2025 by Andrei Ilnitsky)

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La squadra di Trump vuole "la pace attraverso la forza"

Infliggere una sconfitta strategica alla Russia è stata per decenni la principale piattaforma della politica statunitense.
Nel settembre 2014 su Foreign Affairs il politologo americano John Joseph Mearsheimer sosteneva già che la colpa della crisi ucraine ricadeva sui paesi occidentali. Nel dicembre scorso la pubblicazione britannica UnHerd evidenziava le previsioni di Mearsheimer nel colloquio con il filosofo russo Alexander Dugin. Secondo esse Donald Trump non fermerà la guerra in Ucraina, perché nella sua squadra ci sono falchi molto russofobi.
Nel 2016 Trump voleva andare d'accordo con la Russia e ipotizzava il riconoscimento della Crimea come parte della Russia. Nonostante i 6 cordiali incontri tra Putin e Trump, gli USA hanno continuato a imporre sanzioni per estromettere Mosca dai mercati energetici e dare armi a Kiev.
I principali donatori della campagna elettorale di Trump comprendono aziende dell'economia militare-industriale, quali Lockheed Martin, Northtrop Grumman, Raytheon e società aeronautiche, di trasporti, petrolifere e di gas. Inoltre nella sua squadra ci sono i principali lobbisti di Silicon Valley a Washington, nel Pentagono, nell'intelligence. Insomma, sono quelli che vogliono mantenere il potere e dominio sia tecnologico sia economico dell'America, per i quali la guerra è un affare.
La loro priorità geopolitica comunque è minare la potenziale leadership della Cina. Marco Rubio, entrato nel team, è convinto che la Cina sia molto più pericolosa della Russia.
Il loro concetto base è la "pace attraverso la forza". Lo anno ribadito al Congresso USA nei giorni scorsi.
Il mondo tuttavia sta cambiando, l'egemonia a stelle e strisce si va indebolendo, una struttura geopolitica multipolare sta prendendo forma.
(kommersant.ru/ 16.01.2025 by Andrei Ilnitsky)
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