End of Western dominance

Was 2022 the year of war in Ukraine? Or was it Russia's challenge to the US-led West with its special operation in the Donbass?
According to Wang Wen of Renmin University in Beijing it was the year of the unprecedented revolt of non-Western countries against the pre-existing order. He told Hong Kong's South China Morning and summed up the thought with the word 'de-Westernization'.
The debate has been taking place in the international community for some time. In Germany, however, it seems little heard, given its solicitation to the EU partners of a geopolitical Europe capable of global politics.
Latin America, Washington's traditional backyard where even a few European powers were allowed to fish, has been 80% in the hands of leftist governments since Lula won the Brazilian elections. All intend to keep their distance from the US and achieve greater independence as well as integration.
The ASEAN states, despite Western pressure, have maintained equidistance from China and the USA. Central Asian nations did as well. Those in the Middle East are focused on their own development and independence.
India cooperates with Russia and China, including against Western protests. The remaining third world becomes more and more independent from the old West.
The United States is under exceptional challenges, from the pandemic to growing racism, from economic difficulties to political guerrilla warfare.
Europe is losing share in the world economy. Indian production exceeds that of Britain.
In 2020, the country with the largest investments was China.
Technological development today is driven more by East Asia than by the Atlantic West.
No one has imposed sanctions on Russia except the Atlantic West. The 'rest' of the globe has become self-sufficient and is growing economically especially in Southeast Asia. The West contracts economically.                                 (jungewelt.de /Jan 6,2023)

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Terra Nuova 

 Fine del dominio occidentale 

Il 2022 è stato l'anno della guerra in Ucraina? Oppure è stato quello della Russia che ha sfidato l'Occidente a guida statunitense con la sua operazione speciale nel Donbass?
Secondo Wang Wen della Renmin University di Pechino è stato l'anno della rivolta senza precedenti dei Paesi non occidentali contro l'ordine preesistente. Lo ha dichiarato al South China Morning di Hong Kong  ed ha sintetizzato il pensiero con la parola 'de-occidentalizzazione'.
Il dibattito si svolge nella comunità internazionale da tempo. In Germania sembra però poco sentito, vista la sua sollecitazione ai partner comunitari di un'Europa geopolitica capace di politica globale.
L'America Latina, tradizionale cortile di casa di Washington, dove anche a poche potenze europee era permesso di pescare, è per l'80% nelle mani di governi di sinistra, da quando Lula ha vinto le elezioni brasiliane. Tutti intendono mantenere le distanze dagli USA e ottenere una maggiore indipendenza oltre che integrazione.
Gli Stati dell' ASEAN, nonostante le pressioni occidentali, hanno mantenuto equidistanza da Cina e USA. Lo hanno fatto pure le nazioni dell'Asia centrale. Quelle del Medio Oriente sono concentrate su proprio sviluppo e indipendenza.
L'India coopera con Russia e Cina, anche contro le proteste occidental. Il restante terzo mondo diventa sempre più indipendente dal vecchio West.
Gli Stati Uniti sono sotto sfide eccezionali, dalla pandemia al razzismo crescente, dalle difficoltà economiche alla guerriglia politica. 
L'Europa perde quote nell'economia mondiale. La produzione indiana supera quella britannica.
Nel 2020 il Paese con i maggiori investimenti è stato la Cina. 
Lo sviluppo tecnologico è oggi trainato più dall'Oriente asiatico che dall'Occidente atlantico.
Nessuno ha imposto sanzioni alla Russia, tranne l'Occidente  atlantico. Il 'resto' del globo è divenuto autosufficiente e cresce economicamente  soprattutto nel sud-est asiatico. L'Occidente si contrae economicamente.                                    (jungewelt.de /Jan 6,2023)
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