70% will likely take a covid vaccine and 60% will accept the recommendation to do so from their employer. In China, an authoritarian regime, 80% say they are in favor, in France and Russia only 40%. We are reading an Ipsos survey. In the last quarter of 2020, the percentage of yeses generally decreased. Brazil, United Kingdom, Mexico, Australia, South Korea, Canada, range from 70 to 80%. USA, Germany, Spain, Italy, Japan, South Africa from 50 to 65%. The current worsening of the pandemic is likely to increase availability by some points. (blogs.lse.ac.uk / 2021/01/11)
The first concern stems from an inadequate knowledge of both the medicine itself and its side effects. Our society has acquired a higher level of knowledge and sensitivity, which pushes to critically observe what is offered, especially in the medical field. The vaccination hesitation today has extended to the higher classes from those traditionally less educated and risk-prone, with very high peaks in those who refuse the homologations imposed.
According to WHO - a rather discredited body - the refusal of vaccines would be one of the top 10 threats to world health; however, the opinion is based on past epidemics. The obscure origin of covid-19, kept hidden by the Chinese regime which since its outbreak has proceeded to erase all traces, including literary ones, has produced confusion, ignorance, inability of Western politics and medicine to deal with it. Much public opinion therefore concluded that the threat had been exaggerated by government institutions, to prevent the collapse of the health systems built by them through taxation on taxpayers and, due to the dishonesty of political parties and bureaucracies, irresponsibly depleted little by little.
The scandals, rooted in the memory of citizens, of the direct and indirect corruption of the medical profession by the rich pharmaceutical industry has taken away the blind trust that such profession enjoyed in the past. Its advice, its polemics, its contradictions, transferred to the media, have aggravated the situation.
Paying people to get vaccinated? The money to do so would be lacking where the state power has already mortgaged all the revenues for other purposes, an absolutely prevalent reality. To oblige? The weak Western democracies fear antagonism and resistance, which would arise in all layers. China shows that only a strong dictatorship can do this. To convince? Impossible, who should do it lacks credit. Scare? They did and will continue, despite the history of freedom and revolutions explaining that it becomes counterproductive and useless. Blackmail? That is, conditioning access to certain activities after vaccination would last for a limited time, then there would be rebellion or subterfuge. Regiment the community? This is suggested by those of the 'great reset' (World Economic Forum) and Xi propagandist of his 'socialist' system.
No, in the end the free market and competition would win. Replace those who dictate the rules? Yes, in a hurry, on a governmental and scientific level.
Sostituire chi detta le regole
Il 70% assumerà probabilmente un vaccino anti covid ed il 60% accetterà la raccomandazione di farlo dal proprio datore di lavoro. In Cina, regime autoritario, l'80% si dice favorevole, in Francia e Russia solo il 40%. Stiamo leggendo un sondaggio Ipsos. Nell'ultimo trimestre 2020 la percentuale dei sì è generalmente diminuita. Brasile, Regno Unito, Messico, Australia, Sud Corea, Canada, vanno dal 70 all' 80%. Usa, Germania, Spagna, Italia, Giappone, Sud Africa dal 50 al 65%. E' probabile che l'attuale peggioramento della pandemia aumenterà la disponibilità di qualche punto. (blogs.lse.ac.uk /2021/01/11)
La prima preoccupazione deriva da una conoscenza inadeguata sia del medicinale in sé sia dei suoi effetti collaterali. La nostra società ha acquisito un livello di conoscenza e sensibilità superiore, che spinge ad osservare criticamente ciò che le viene offerto, specialmente nel campo medico. L'esitazione vaccinale oggi si è estesa alle classi dirigenti da quelle tradizionalmente meno istruite e propense al rischio, con punte altissime in quanti rifiutano le omologazioni imposte.
Secondo OMS- ente piuttosto screditato- il rifiuto dei vaccini costituirebbe una delle prime 10 minacce alla salute mondiale; però l'opinione si basa sulle epidemie del passato. L'origine oscura del covid-19 , tenuta nascosta dal regime cinese che dal suo scoppio ha proceduto a cancellarne ogni traccia, anche letteraria, ha prodotto confusione, ignoranza, incapacità di politica e medicina occidentali nell'affrontarla. Molta opinione pubblica ha quindi concluso che la minaccia fosse stata esagerata dalle istituzioni governative, per impedire il tracollo dei sistemi sanitari eretti dalle stesse tramite tassazioni sui contribuenti e, per la disonestà dei partiti politici e burocrazie, depauperati irresponsabilmente poco alla volta.
Gli scandali, radicati nella memoria dei cittadini, delle corruzioni dirette e indirette della classe medica da parte della ricca industria farmaceutica ha tolto la fiducia cieca, che tale professione godeva nel passato. I suoi consigli, le sue polemiche, le sue contraddizioni, trasferite sui media, hanno aggravato la situazione.
Pagare le persone per farsi vaccinare? I soldi per farlo mancherebbero là dove il potere statale ha già ipotecato tutte le entrate per altri scopi, realtà assolutamente prevalente. Obbligare? Le deboli democrazie occidentali temono l'antagonismo e le resistenze, che scaturirebbero in tutti gli strati. La Cina dimostra che può farlo solamente una dittatura forte. Convincere? Impossibile, chi dovrebbe farlo manca di credito. Spaventare? Lo hanno fatto e continueranno, nonostante la storia di libertà e rivoluzioni spieghi che diventa controproducente e inutile. Ricattare? Condizionare cioè l'accesso a determinate attività previa vaccinazione reggerebbe per un tempo limitato, poi ci sarebbe la ribellione o il sotterfugio. Irreggimentare la collettività? Lo suggeriscono quelli del 'great reset' (World Economic Forum) e Xi propagandista del suo sistema 'socialista'.
No, alla fine vincerebbe il libero mercato e la competizione. Sostituire che detta le regole? Si, di corsa, a livello governativo e scientifico.
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