Democracy, fashion suffocated by pandemic but our freedom will win

The pandemic has accelerated the transition from 'major integration' to 'major fragmentation', according to Laurence Boone, chief economist of the OECD. The organization shares the hypothesis of a second wave, which would bring the world's economic contraction from 6 to 7.6% by the end of 2021; unless winning vaccines emerge this year.
China is offering (or imposing?) employees of large state-owned companies the assumption of 2 experimental vaccines, especially those that go abroad, developed by the CNBG (Sinopharma of Beijing). Chinese food prices went up by almost 11%, pork even went up by + 82% and in any case the credit  was enhanced in May
The US is studying 3 vaccines, which will be tested en masse from next summer.
The EU for its part accuses Russia and China of having disclosed false information online. The Paris Club, made up of 22 wealthy countries that make credit, has suspended debt repayments to Pakistan, Ethiopia, Chad, Congo.
The Spanish Inditex, owner of Zara, will invest 2.7 billion euros in e-commerce to reach at least 25% of internet sales in 2 years. (Bloomberg News, 10 June 2020 / uk.finance.yahoo.com)
The reopening of Moscow, which halved the infection but still holds 40% of Russian cases, seems to have been arranged by Putin, who wants a major military parade on June 24 and the constitutional referendum on July 1 to remain in power a decade yet. People flock to the streets and shops  with few personal protections, many think that the restrictions on masks and gloves are to scare, others fear that this will lead to a second wave. (voanews.com / June 10, 2020)
The slow recovery in oil demand could be blocked by a return to the pandemic, which has already pushed down US consumer prices, which have fallen for the third consecutive month. In addition to fuel, the biggest drops occurred in clothing and transportation. Volatile trend in food products, which have grown by 0.7% since April, driven by demand.
The relaxation of restrictions reduces pessimism, people declare less financial stress and a feeling of cheaper goods and services. No improvement for the media and telecommunications workers, however, given the significant job losses. Psychological or health support is tended to be avoided by Australians, due to economic constraints. This applies to almost all continents, so it is expected that, if this emergency continues, the costs of assistance will be reduced.
The textile-clothing, after having fled 30 years ago from America, could now also abandon Bangladesh and Asia, suffocated by the goods left in the warehouses, which Western buyers refuse to pay.
The desperation of the markets is helping governments to suppress human rights, reducing democracy to a fiction - a 'Neapolitan melodrama' in Italy - and to become authoritarian.
The prosperity of global society ends with consumerism so fruitful for fashion, ignored by politics as it is not very essential. Rather than uniting in solidarity, clothing suppliers and customers go to war, tear up contracts. The buyers are in a strong position.
Fast-fashion, so far capable of selling the useless, will pay its part, from the east where it produces to the west where it invoices, exploiting workers there and sales clerks here. Depletion and social conflicts will damage all links in the fashion chain. (just-style.com / June 10,2020)
One, two years? Who knows. Eventually, however, individual freedom, the return to one's habits will be irrepressible in Western societies. This is highlighted by the enthusiastic reactions and the evasions of the first lockdown openings. Americans and Europeans will want to be completely free, will return to competition, to the race for progress, to democracy of free consent, to the goal of individual and family improvement.
It remains to be seen whether it will happen peacefully and feverishly or rebelling.





The Atlantic


Democrazia, moda soffocate dalla pandemia ma la nostra libertà vincerà
La pandemia ha accelerato il passaggio dalla 'grande integrazione' alla 'grande frammentazione', secondo Laurence Boone, chief economist dell'OECD. L'organizzazione condivide l'ipotesi di una seconda ondata, che porterebbe dal 6 al 7,6% la contrazione economica del mondo  entro fine 2021; a meno che quest'anno emergano vaccini vincenti.
La Cina sta offrendo (o imponendo?) ai dipendenti di grandi aziende statali l'assunzione di 2 vaccini sperimentali, soprattutto a quelli che vanno all'estero, sviluppati dalla CNBG (Sinopharma di Pechino). Ha potenziato il credito in maggio mentre i prezzi alimentari salivano di quasi l'11%, il maiale addirittura a +82%.
Gli USA hanno allo studio 3 vaccini, che verranno testati in massa dalla prossima estate.
UE da parte sua accusa Russia e Cina di avere divulgato informazioni false on line. Il Club di Parigi, composto da 22 Paesi ricchi che fanno credito, ha sospeso i rimborsi del debito a Pakistan, Etiopia, Ciad, Congo.
Lo spagnolo Inditex, proprietario di Zara,  investirà 2,7 miliardi di euro  nell'e-commerce per arrivare in 2 anni ad almeno il 25% del venduto su internet.        (Bloomberg News, 10 June 2020/ uk.finance.yahoo.com )
La riapertura di Mosca, che ha dimezzato l'infezione ma detiene ancora il 40% dei casi  russi, sembra essere  stata disposta  da Putin, che vuole una grande parata militare il 24 giugno e il referendum costituzionale il 1° luglio per restare al potere un decennio ancora. La gente si è affollata con poche protezioni personali nelle strade e nei negozi, molti pensano che le restrizioni delle mascherine e guanti siano per spaventare, altri temono che tutto ciò porterà ad una seconda ondata.     (voanews.com /June 10, 2020)
La lenta ripresa della domanda di petrolio potrebbe essere bloccata da un ritorno della pandemia, che ha già spinto al ribasso i prezzi al consumo statunitensi, scesi per il 3° mese consecutivo. Oltre al carburante, i cali maggiori sono avvenuti nell'abbigliamento e nei trasporti. Andamento volatile negli alimentari, che da aprile sono cresciuti dello 0,7%, spinti dalla domanda.
L'allentamento delle restrizioni  riduce il pessimismo, le persone dichiarano minore stress finanziario e sensazione di beni e servizi più convenienti. Nessun miglioramento invece per i lavoratori dei media e telecomunicazioni, date le notevoli perdite di posti. Il sostegno psicologico o sanitario viene tendenzialmente evitato dagli australiani, a causa delle ristrettezze economiche. La cosa vale per quasi tutti i continenti, perciò ci si aspetta che, perdurando  questa emergenza, i costi dell'assistenza si ridurranno.
Il tessile- abbigliamento, dopo essere scappato 30 ani fa dall'America, potrebbe ora abbandonare pure Bangladesh e Asia, soffocate dalle merci rimaste in magazzino, che i committenti occidentali rifiutano di pagare. 
La disperazione dei mercati sta aiutando i governi a sopprimere i diritti umani, riducendo la democrazia ad una finzione- una 'sceneggiata napoletana' in Italia- e a diventare autoritari. 
La prosperità della società globale finisce insieme con il consumismo tanto fruttuoso per la moda, ignorata dalla politica in quanto poco essenziale. Anziché unirsi in solidarietà, i fornitori e i clienti dell'abbigliamento si fanno guerra, stracciano i contratti . I compratori committenti sono in posizione di forza. 
Il fast-fashion, fin qui capace di vendere l'inutile, pagherà la sua parte, da est ove produce a ovest dove fattura, sfruttando operai là e commessi qui. Impoverimento e conflitti sociali danneggeranno tutti gli anelli della catena della moda.    (just-style.com /June 10,2020)
Uno, due anni? Chissà. Alla fine comunque la libertà individuale, il ritorno alle proprie abitudini saranno insopprimibili nelle società occidentali. Lo evidenziano le reazioni entusiastiche e le evasioni delle prime aperture dei lockdown. Americani ed europei vorranno essere completamente  liberi, torneranno alla competizione, alla gara del progresso, alla democrazia del consenso libero, all'obbiettivo del miglioramento individuale e familiare. 
Resta solo da vedere se avverrà pacificamente e febbrilmente oppure ribellandosi.

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