Un compianto

Il 2° crisantemo (post precedente) va ad un insuccesso,reiterato. Ad Aprile ,TGCOM 24 scriveva ancora di corridoi affollati e "sempre maggior affluenza dall'estero grazie anche alla collaborazione di ICE". Stava riferendo di Creamoda,mostra di alcune famiglie di fornitori dei produttori di scarpe. Erano presenti Joe Squillo,presidente e direttore dei calzaturieri italiani.Creata per competere con Lineapelle,otteneva il patrocinio di 8 Comuni:Civitanova Marche,Corridonia,Fermo,Grottazzolina, Monte San Giusto,Monte Urano,Montegranaro e Sant'Elpidio a Mare patria del gruppo Della Valle. La presentatrice,vantate folle di visitatori ed espositori,dava appuntamento all'edizione della stagione seguente:Ottobre,18-20. A  6 giornate prima dell'inizio la cancellazione,causa"mutato scenario dei calendari",in quel momento "immutati". La prima diaspora da Lineapelle avvenne subito dopo la sua nascita,per mano delle medesime merceologie:produttori di suole,ornamenti,sintetici. Chiesero al presidente della Giunta lombarda Guzzetti la titolarità dell'evento per la parte di area da loro occupata,sottraendola  alle concerie, che l'avevano fondata e che rifiutarono. Per evitare la revoca dell'autorizzazione,esse si trasferirono nel quartiere bolognese. I combattenti restarono a Milano fiera, libando con Boselli presidente:Bandolino,Mercatanti,Vecchiola,Aquilina,Bossi,esponenti delle macchine per calzatura e conceria. 2-3 primavere  massimo e,tramite il segretario generale di BolognaFiere Chicchi, annunciano il ritorno  al fianco delle pelli. Lasso di alcuni anni e nuova minaccia concorrenziale. Dusseldorf,allora potente nell'offerta di calzari, li chiama. Spieghiamo loro che la segreteria Lineapelle,secondo prassi tacita nelle guerre fieristiche,assegnerà gli stand in base alla fedeltà. La migrazione muore sul nascere. Posteriori analoghi  tentativi seguono senza esito.
Una clientela di manifatturieri(borse e scarpe) poco gradisce un'offerta espositiva senza materiali(pelli, tessuti),limitata a parti pre confezionate(tacchi,tomaie etc.) o guarnizioni(fiocchi,   fibbie etc.). Altrettanto vero che componenti e ornamenti sono necessari e che,per numero di stand e mq occupati nonchè pagati, costituiscono almeno il 30-40% dell'intera rassegna, che cioè gli compete una pari percentuale del fatturato e degli utili. Le loro organizzazioni più volte chiesero la quota proporzionale degli ottimi profitti. Invano. I dinieghi oppostigli dalla concia,me dichiarante,hanno certamente contribuito ad accendere i tentativi di scissione,giustificati pure dal divaricamento di preferenze commerciali,quali date o contiguità con i compratori.
Lo scenario cambia.Nell'ultimo trentennio gli Stati Uniti hanno subìto un deficit commerciale e goduto una crescita attiva. L'opposto è accaduto in Giappone. Facile ricordare la pianificata e chiusa e vincente potenza cinese. Il protezionismo,voglio dire, trova adesso giustificazione ed avanza. I settori alimentati da import e export soffriranno,tra loro i protagonisti di queste osservazioni.Automatiche le ripercussioni sull'assetto internazionale espositivo e sui rapporti di forza,per i pochi che resteranno in piedi. E se i vinti diventeranno  vincitori?

My 2nd  chrysanthemum(see previous post) is offered to Creamoda,an exhibition of components and accessories for shoes and bags( Bologna),just cancelled.When Lineapelle was born in Milan they and materials(leathers,fabrics) exhibited together.Their first diaspora arrived soon.They remained in Milan,tanners went to Bologna. Early they joined once again tanneries but tried to split few other times in following years.Any customer needs to see either materials and soles,heels,ribbons etc. but leather is the main attraction. They cover 30-40% of paid sqm at least so they would receive the proportional profits.The others refuse. Landscape changes and protectionism is advancing. Who is in import-export trades will suffer and the traditional fairs too.Less companies will stand and the today losers  could become the winners.
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