If leave wins

Ho citato nell'ultimo post"hic mànète" due grosse banche europee,molto chiacchierate.
Deutsche Bank potrebbe fallire? Un anno fa Standard & Poor abbassava la sua nota,con prospettiva negativa e possibilità di ulteriore downgrade. A marzo 2015 la BCE le chiese di rafforzare il capitale. Nel 2014,aprile,il colosso tedesco aveva dovuto aumentare il capitale di 1,5 miliardi di euro. Nello stesso mese paga una multa di 2,1 miliardi di dollari per manipolazione del libor. Un mese dopo vende azioni per 8 milioni di dollari a prezzo ridotto del 30%. A giugno Standard & Poor's abbassa la nota a BBB+, cioè appena 3 gradi dal livello "spazzatura".  Le sue agenzie generano poco e i margini vengono ottenuti con rischi,come i 75 miliardi di dollari sui derivati.
E Unicredit? No,però è un fatto che BCE le abbia domandato informazioni sui crediti deteriorati. I suoi superano i 39,5 milioni di euro,al netto degli accantonamenti. Il suo rapporto fra patrimonio di base, al netto degli strumenti ibridi,e il totale delle attività a rischio,sta sotto il 6% e la Banca d'Italia ci vigila.
Ora ,se vince il leave in U.K.può succedere di tutto, anche stare fermi 7 anni a negoziare con Londra l'exit. Le ripercussioni immediate sui tassi di cambio e sugli assetti bancari ci saranno però,così le debolezze ,quali quelle citate,potrebbero aggravarsi.


In my last post "hic mànète" I cited Deutsche Bank and Unicredit as examples of great doubts. Standard & Poor's has lowered to BBB+ the evaluation of the German institute,just 3 steps from junk.BCE has asked to Unicredit to explain why it is suffering a debt of  39,5 millions.But the problem is the effect of a winning leave in Brexit.May be Bruxelles and London will go on 7 years to negotiate the new rules.But the exchanges and the credit system should be hit before if not now.

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