From gòu...

...to bag. Chissà,potrebbe diventare verosimile,al pari del "from sheep to shop" di E.Zegna(22 giugno,Milano,Camera della Moda). Speriamo di no.
Nelle ore successive al Brexit il MIT(Massachusetts Institute of Technology,Usa) diffonde la forte preoccupazione degli scienziati per la prosecuzione degli accordi internazionali sul clima. Temono il taglio dei lauti e permanenti finanziamenti al loro lavoro. I like.
Passano una o due notti e scoppia una bomba cinese,inosservata nel tumulto bancario e valutario.Pechino emana linee guida di contrasto alle emissioni di CO2. Riusciremmo a ridurle-dice-
del 6%(1,5% del mondo), se eliminassimo  metà del consumo di carne. Target temporale:il 2030.
Assolda Arnold Schwarzenegger come testimonial,mettendogli in bocca:less meat,less heat,more life.
Sostengono di mangiare il 28% della carne di manzo ed il 50% della suina nel globo. In ca.
40 anni ne hanno aumentato di 6 volte la quantità. I luoghi comuni a supporto della scelta sono l'uso
massiccio di energia e il grosso disboscamento occorrenti a condurre l'allevamento,che nella fattispecie riguarda 1 miliardo e 300 milioni di bocche . Il volume del gas serra così prodotto-precisa-è superiore all'intero settore dei trasporti.Per rifarsi una verginità e consolidare i propri mercati, i mandarini richiamano con zelo inaspettato l'appello COP di Parigi(dicembre scorso),che vorrebbe limitare la crescita del riscaldamento sul pianeta sotto i 2 gradi.
Adesso,qualcuno suonerà le melodie religiose del buddhismo,censore dell'uccisione degli animali, e dello shintò nipponico,emarginatore dei Burakamin,giudicati "impuri"per la pratica della concia di spoglie animali. Formerà un corteo gioioso,giusto qualche minuto,poi fuggirà dalle decine di migliaia di latrati dei cani,uccisi nell'Impero Celeste per alimentare la popolazione.
Gli strateghi delle multinazionali della moda dovranno conseguentemente disegnare scenari con il possibile calo del 14% nell'offerta del grezzo  animale più utilizzato,da un lato fronteggiandone il balzo dei prezzi  e dall'altro perfezionando le alternative a base di sintetico e di veg.  A prescindere dalle reali intenzioni della locale  politica,il  danno all'immagine dei carnivori c'è ed il punto a favore dello stile vegetariano,abbigliamento incluso, è palese.
Gòu è il cane nell'idioma più parlato dai cinesi. In questo modo hanno rivalutato la loro dieta  ed evocato un'ipotesi,pur remota e provocatoria, di  sostituire le spoglie bovine,trattate dagli occidentali, con  skin canino,per la grande mission:salvare il pianeta.
(Grazie a Marcello per l'assistenza nei post e  nei commenti)


If E.Zegna has said"from sheep to shop",Chinese could say "from gòu (dog) to bag".Beijing has decided to cut by 50% the home meat consumption. Arnold Schwarzenegger has been hired to promote it  by the slogan:less meat,less heat,more life. It seems Chinese eat 28% of bovine and 50% of pork meat in the world.Their government wants to cut the energy and the deforestation needed to breed cattle. So it has surprisingly joined the decisions of Paris COP in last December.The  worldwide supply of hides could then decrease by 14% and the strategists of fashion brands should look for new raw materials:syntetic,veg or..sorry..Chinese skins of dogs.
What is the matter? They have blamed the red meat .

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