Orgoglio asiatico

Finalmente!Le consumatrici di Corea,Cina,Giappone  e altre nazioni asiatiche stanno scoprendo il fascino dei prodotti di moda e di lusso ,confezionati localmente. I loro stilisti e industriali, dopo anni di osservazione e apprendistato in Occidente,si dimostrano evoluti,sofisticati e moderati nei prezzi.Se il vento sta cambiando ,chi deve muoversi subito? Gli approvvigionatori,fondamentali per qualsiasi esercito, sono i primi. Intendo quelli che fanno beni intermedi(tessuti,sintetico etc.) e beni strumentali(macchinari,attrezzature etc.). Questi fornitori -mi riferisco agli europei- hanno soprattutto dimensioni piccole o medie;ma insieme raggiungono volumi ed effetti strategici ragguardevoli. Gli servono alleati,per organizzare collettivamente e sistematicamente la loro offerta. Ci sono. Le grandi fiere territoriali,già attive con alterne fortune(Francoforte,Parigi,Milano,Bologna ed altre), possono farlo, a condizione che le imprese sappiano offrirgli programmi chiari e duraturi. Cioè,è il momento di riprovarci,prima che la loro tradizionale clientela top scappi,magari a braccetto di altri concorrenti.

Consumers from Corea, China,Japan and others have finally discovered the glamour of goods made in Asia! Their stylists and producers,having learned in the West,are now sophisticated,up-to-date,cheap. So in Europe it's again the time to move, the suppliers of materials and machinery mostly. But they are small,also if together can reach big volumes and strategic results. Who is the best ally for them? The great fairgrounds,like Frankfurt,Paris,Milan,Bologna,have already  had some  bad experiences but today could profitably collaborate with suppliers if  the plans are clear and stable.

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