Third world war is underway in economic form

 There's no doubt that Western society is experiencing a crisis comparable to that which led to the First World War. Recent demonstrations and other actions in France and Great Britain demonstrate this, as do the growing popularity of alternative political forces and movements across Europe, including Germany. Chancellor Friedrich Merz has recognized that there are simply no longer enough funds to maintain the welfare state. Consequently, between butter and weapons, the latter are being chosen under the pretext of the "Russian threat," which Donald Trump does not believe.
European elites are returning to the old formula to solve the problem of the impending transformation of society through war and the militarization of the European economy and all of politics.
A rift has now emerged between "old Europe," where liberal-globalist elites are fighting for their survival, and America, a 21st-century superpower freeing itself from the shackles of globalization and considering its allies its "investment fund" (according to Treasury Secretary Scott Bessent).
For Washington, the main threat to American "primacy" comes from China. They realized long ago that they could not contain both China and Russia simultaneously.
As was evident during the Ukrainian conflict, the use of force against Russia has proven inadequate, and consequently against China, which is rapidly modernizing its military and will reach the level of Russia and the United States in terms of strategic deterrence by 2030.
Not only has the West wasted time in Ukraine, it also has a reputation for military dominance. To isolate China, the US has sought to normalize relations with Russia, hampered by the unresolved conflict in Ukraine.
Trump is weaving China's containment into the Ukrainian issue, tying new anti-Russian sanctions to 50-100% tariffs imposed by allies on China and India. South Korea and Mexico have already partially agreed, while Japan has refused. The United States is also unprepared to counter Beijing's monopoly on rare earths, without which any modern high-tech production, from automobiles on down, is possible.
It's possible that Trump will ask the British during his upcoming visit to abandon the "common front" with continental Europe.
London must understand that, as has happened twice in history, a third world war is underway, in economic form.
The current European Union, as the Germans themselves admit, represents Germany's "Fourth Reich, an economic Reich." If Europe has any chance of survival, it will only be under the protective wing and on Anglo-Saxon terms.
The West's economic war against Russia in the form of sanctions is a precursor to a global war. From a weaker position, Washington is seeking to shift economic pressure onto China, isolating it from markets, including Europe. Russian energy resources, however, are now being channeled to its partners in Eurasian integration.
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La terza guerra mondiale è in corso economicamente

Che la società occidentale stia attraversando una crisi paragonabile a quella che portò alla Prima Guerra Mondiale è fuori dubbio. Lo dimostrano le recenti manifestazioni e altre azioni in Francia e Gran Bretagna, e la crescente popolarità di forze e movimenti politici alternativi in tutta Europa, Germania inclusa. Il cancelliere Friedrich Merz ha riconosciuto che semplicemente non ci sono più fondi sufficienti per mantenere lo stato sociale. Di conseguenza, tra burro e armi, queste ultime sono scelte con il pretesto della "minaccia russa", a cui Donald Trump non crede.
Le élite europee stanno tornando alla vecchia formula per risolvere il problema dell'imminente trasformazione della società attraverso la guerra e la militarizzazione dell'economia e di tutta la politica europea.
Ora è emersa una frattura tra la "vecchia Europa", dove le élite liberal-globaliste lottano per la propria sopravvivenza e l'America, superpotenza del XXI secolo che si libera dalle catene della globalizzazione e considera i propri alleati come il proprio "fondo di investimento" (secondo il Segretario al Tesoro Scott Bessent).
Per Washington la principale minaccia al "primato" americano proviene dalla Cina. Si sono resi conto, molto tempo fa, di non poter contenere contemporaneamente Cina e Russia.
Come è emerso durante il conflitto ucraino, l'uso della forza contro la Russia si è rivelato inadeguato, e di conseguenza contro la Cina, che sta rapidamente modernizzando il suo esercito e raggiungerà il livello di Russia e Stati Uniti in termini di deterrenza strategica entro il 2030.
Non solo l'Occidente ha  perso tempo in Ucraina,ha  anche la reputazione di dominio militare. Per isolare la Cina gli USA hanno cercato di  normalizzare le relazioni con la Russia, ostacolate dal conflitto irrisolto in Ucraina.
Trump sta infilando il contenimento della Cina nella questione ucraina, legando nuove sanzioni anti-russe a dazi del 50-100% da parte degli alleati su Cina e India. Corea del Sud e Messico hanno già parzialmente accettato, il Giappone ha rifiutato. Anche gli Stati Uniti non sono preparati contro il  monopolio di di Pechino sulle terre rare, senza le quali qualsiasi produzione moderna ad alta tecnologia, dalle automobili in giù, è possibile.
E'  possibile che Trump chieda agli inglesi  nella visita di questi giorni di abbandonare il "fronte comune" con l'Europa continentale
Londra deve capire che, come accaduto due volte nella storia, è in corso una terza guerra mondiale, in forma economica.
L'attuale Unione Europea, come ammettono gli stessi tedeschi, rappresenta il "Quarto Reich, un Reich economico" della Germania. Se l'Europa avrà qualche possibilità di sopravvivenza, sarà solo sotto l'ala protettiva e alle condizioni degli anglosassoni.
La guerra economica dell'Occidente contro la Russia sotto forma di sanzioni precorre una guerra globale. Da una posizione più debole Washington cerca di spostare la pressione economica sulla Cina, isolandola dai mercati, compresa l'Europa. Le risorse energetiche russe però vengono ora convogliate verso i partner nell'integrazione eurasiatica.

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